Fabio Riva, vicepresidente dell’omonimo gruppo industriale cui fa capo l’Ilva di Taranto, e’ in liberta’ vigilata a Londra, a disposizione delle autorita’ inglesi.
Fabio Riva è stato arrestato a Londra ma non sarà in Italia prima di un mese. Già domani infatti, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere fissata l’udienza iniziale per l’estradizione.
Per Fabio Riva l’ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa lo scorso 26 novembre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale. Riva pero’ era risultato subito irreperibile mentre sono stati arrestate altre due persone coinvolte nella stessa accusa: l’ex direttore dell’Ilva di Taranto, Luigi Capogrosso, poi tornato agli arresti domiciliari, e l’ex consulente dell’Ilva di Taranto, addetto alle relazioni istituzionali, Girolamo Archina’, che e’ ancora in carcere e per il quale il Tribunale del riesame ha negato la liberta’.
La richiesta di mandato di arresto europeo da parte della Procura fa seguito al verbale di vane ricerche consegnato dalla Guardia di finanza e alla conseguente dichiarazione dello ‘status’ di latitante firmata dal gip.
Ai primi di dicembre i legali di Fabio Riva avevano diffuso una lettera nella quale l’imprenditore dichiarava di aver appreso dell’ordinanza di custodia cautelare del giudice Patrizia Todisco, di trovarsi in Gran Bretagna per lavoro e di volersi mettere a disposizione delle autorita’ inglesi.