Nuove preoccupanti ombre su Taranto, nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente svenduto”.
Una vista dell’Ilva (foto Antonio Seprano, licenza CC)
In mattinata la Guardia di Finanza ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare e tra gli arrestati spicca Giovanni Florido, 61 anni, presidente della Provincia di Taranto dal 2004 (Pd). L’accusa è quella di aver favorito permessi illeciti al fine di ottenere l’Aia, l’autorizzazione ambientale che avrebbe consentito all’acciaieria dell’Ilva lo smaltimento all’interno del sito di rifiuti industriali e polveri prodotte dagli impianti.
Gli stessi impianti sono ritenuti da tempo la fonte principale di inquinamento del territorio, nonché causa scatenante di un’infinita serie di decessi umani.
Oltre a Florido, accusato di concussione, sono stati arrestati Michele Conserva, ex assessore all’Ambiente (Pd) e Vincenzo Specchia, ex segretario della Provincia. Custodia cautelare anche per Girolamo Archinà, già detenuto in carcere dal 26 novembre e ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’acciaieria.
L’accusa è quella di aver fatto pressioni, dal 2006 al 2011, ai dirigenti del settore ecologia e ambiente di Taranto, con il fine di ottenere i permessi per la discarica gestita dall’Ilva, che fino ad allora non aveva superato i requisiti giuridici e ambientali minimi richiesti. L’accusa è avallata da prove fotografiche e il principale regista dell operazioni sarebbe proprio Archinà, già detenuto per attività illecite svolte nel periodo in cui era responsabile relazionale dell’acciaieria.
Florido, invece, è una nuova comparsa. Ex segretario provinciale Cigl, si era anche candidato per e primarie Pd come sindaco di Taranto, poi vinte dal collega Ezio Stefano. Il suo nome era recentemente girato per una possibile candidatura al Parlamento, poi esclusa a causa della richiesta del Consiglio provinciale di non lasciare la guida dell’Ente. A seguito delle presunte pressioni, i permessi per l’autorizzazione sono stati rilasciati sono stati rilasciati una prima volta dal governo Berlusconi, una seconda dall’esecutivo tecnico di Mario Monti.
Dopo i recenti arresti di alcuni importanti uomini della famiglia Riva, dopo il sequestro di prodotti, le morti sul lavoro o causate da tumori, dopo l’annosa questione salute o lavoro, Taranto continua a fare notizia.
Una terra dimenticata, abusata, sfruttata e infine avvelenata.
articolo di Virginia Giustetto.