Correva l’anno 1999 e la mia scrivania riceveva in regalo per Natale la sua prima macchina macintosh. Non un Mac qualunque ma l’iMac G3, il computer che ha trascinato l’intera azienda di Cupertino alla ribalta fino ai grandi successi odierni di iPhone e iPad. Senza di lui, molto probabilmente, oggi spediremmo sms e mms ancora con un telefono Motorola.
Forse i più giovani lettori non lo ricorderanno ma fu una vera rivoluzione nel campo dei computer domestici. I nuovi modelli della linea iMac, disegnati dal designer britannico Jonathan Ive, prevedevano varie configurazioni pronte al video digitale. Tutti avevano un design più raffinato rispetto ai computer che trovavi nelle case dei tuoi amici del liceo, un sistema integrato di casse Harman Kardon, il lettore CD senza carrello, un’uscita VGA e un sistema di raffreddamento che non necessitava di alcuna ventola interna. Il modello economico (si fa per dire) disponibile solo nel colore blu aveva un processore da 350MHz, l’HD da 6GB e una scheda video AtiRage 128VR con 8MB di RAM.
Oltre al modello economico, Apple presentò anche gli iMac DV, in ben 5 colori differenti, dotati di un processore a 400Mhz, 64MB di RAM ma, soprattutto, di due porte FireWire 400 che permettevano la connessione a vari dispositivi esterni ad alta velocità. Una vera rivoluzione che permise di trasformare dei computer per il mercato consumer, come gli iMac, in macchine in grado di montare video digitali di alta qualità allo stesso prezzo del primo iMac. Nessuno lo aveva mai fatto prima d’ora.
Qualche mese dopo la sua prima apparizione sul mercato Apple presentò un modello in “Edizione Speciale” in color “Graphite” con una scheda video più potente e 13GB di HD e porte FireWire 400 a 1499 dollari. Nell’estate del 2000 sia il modello base sia i DV furono messi sul mercato con un nuovo mouse – più ergonomico – e a un prezzo ancora più basso:
- Il modello base, di colore blu scuro (indigo) a 799 dollari;
- i modelli DV in due colori (ruby o indigo) a 999 dollari.
Ben presto però arrivò anche la fine per questa gloriosa macchina, che pur offrendo una dotazione di tutto rispetto, necessitava di un più aggiornato e accattivante design. Venne sostituito dall’iMac G4, il secondo nato della famiglia iMac, nel gennaio del 2002.
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