Imagining
Ultimamente sto notando in me una strana trasformazione. No, non intendo
la trasformazione progressiva in balenottera e nemmeno quella in vecchia signora che è ben più lenta ma irrevocabile.
No, da un po' di tempo, settimane direi, ho perso la fantasia, la capacità di inventare
mondi e storie, buttarle su carta o anche solo raccontarle. Avete presente un foglio bianco? Un paesaggio con la neve, fu quelli immacolati che nemmeno le orme dei passerotti incrinano? Ecco,
sono io.
Me ne sono resa conto l'altra sera, quando davanti ad una piccola platea di bambini di età
variabile radunati per le feste, la figlia dell'Amoremio mi ha chiesto:"Ci racconti una storia?"
Bianco.
Niente.
Vuoto. E dire che non era una richiesta inusuale, anzi. Dopo l'iniziale momento ti sbattimento, ho ripiegato su un
classico sempreverde. Roald Dahl sempre sud lodato. Sperando che lui o i suoi eredi non mi facciano causa per plagio, voglio dire.
Sul momento me la sono cavata, certo, ed i bambini hanno apprezzato la vena scorretta della
storia, applaudendo e ridendo.
Io un po' di meno, ad esser sincera, che una cosa simile da quando ho memoria non mi era mai
successa. Per me inventare storie è sempre stato come respirare. Alle elementari i miei temi giravano le classi, i bambini ho volevano tutti venire a giocare a casa mia perché orchestravo piccole
imprese teatrali ed in genere la fantasia non mi è mai mancata.
E che succede ora?
Proprio ora che sta per nascere mia figlia, che tutto il frulla frulla di folletti, maghi, fate e gnomi che per anni hanno abitato il mio cervello potrebbe aver senso, proprio ora svanisce
tutto??
Forse è solo un problema di prospettiva. In questi giorni, i primi a casa dal lavoro, non riesco a vedere oltre. Oltre il parto, oltre l'arrivo di mia figlia, oltre a tutto questo monte di eventi
che mi fa paura e mette gioia contemporaneamente.
Forse è questo che mi blocca, non riuscire nemmeno ad immaginare come sarà.
Essere atterrita e non sapere nulla di domani, del quando succederà e del come sarà.
Passerà? Sì, certo, come no. Passerà, speriamo, tornerà la mia fantasia, quella che mi ha
sempre permesso di creare un mio mondo dove rifugiarmi e portare chiunque avesse voglia di ascoltare.
Passerà, sì.
Sicuri??