Magazine Cinema
Raccolta di racconti alla quale hanno partecipato scrittori professionisti e alcuni studenti delle superiori. Fra questi ultimi, come desumibile, c'era pure io, qui nella doppia veste di 'autore' e disegnatore di una delle storie. Va detto poi che io come scrittore mi sono sempre sentito davvero mediocre - più che mai in quei terribili e confusionari anni delle superiori - ma come disegnatore ero anche peggio. Come mi abbiano accettato in ambo i ruoli per me rimane ancora un mistero... Le storie qui presenti sono tutte di genere fantascientifico, e vedono quindi le varie menti cimentarsi nello stesso genere ma con esiti e risultati davvero differenti. Io l'ho trovato davvero un esperimento simpatico, che mi ha fatto capire che si possono narrare situazioni e tematiche davvero diverse anche se si scrive dello stesso genere, quindi alla fantasia, effettivamente, non c'è un vero e proprio limite. Il mio racconto è L'arma minorata, e vede il mondo coinvolto in una guerra spaziale mediante il potere fornito da dei malati di mente, assoldati tramite il Progetto Nietzsche. Quando però il più potente di loro riesce a sfuggire, viene mandato il suo vicino di stanza a cercarlo, con tutti gli esiti del caso... Certo, a leggerlo adesso ci sono davvero un sacco di ingenuità. Alcuni punti della trama fanno davvero acqua da tutte le parti, i dialoghi sono quel che sono e i personaggi sono fin troppo sfaccettati, da diventare quasi caricaturali e involontariamente grotteschi - poi, non contento, ho tirato in mezzo anche temi come la pedofilia. Salvo però il finale, altamente ingenuo e dissociato, ma che però mi ha sempre divertito come opzione. Prodotto tipico di un diciottenne molto confuso e che è cresciuto con anime, manga, fumetti, saghe fantasy e altre amenità. Però è pur sempre un inizio.