Ci sto riflettendo da qualche tempo, tra una lavatrice e l’altra: sono più importanti le immagini o i contenuti? Te lo sei mai chiesto? Io sì, perché di lavatrici questo periodo ne sto facendo un bel po’, e quindi ho parecchio tempo per riflettere.
Il dubbio amletico mi è sorto dopo essermi iscritta a Instagram, applicazione che per altro crea dipendenza: dovrebbero inserirlo come avvertimento prima di scaricarla. Va bhe, torniamo a noi, d’altronde la mia dipendenza da notifiche ti è ben nota. Instagram dicevamo: le vere protagoniste del social sono le foto, e meglio le fai, meglio le sai proporre, più vieni cliccato, commentato e condiviso. Insomma la dinamica è la stessa che ben conosci: una condivisione di qualità ti regala la giusta fama e ti può garantire un numero accettabile di followers ai quali proporre in seguito tutti i tuoi scatti. Ecco, in questo turbinio di “aspetta… fammi fare una foto anche con il cell” “perché?” “no per niente…” e nel mentre stai già condividendo l’immagine mi sono chiesta: ma vale più un’immagine o più un gruppetto ben assortito di parole?
Tu che dici?
Gli esperimenti
Ok te lo confesso, all’inizio ci sono rimasta male perché io amo fotografare, ma il mio lavoro, quello vero è scrivere e reputare che un’immagine abbia più potenziale delle parole ferisce il mio orgoglio di writer a cinque stelle. Per cui non paga della mia prima impressione ho fatto qualche esperimento.
Facebook mi ha dato la conferma più palese che le immagini contano, e contano parecchio. Vuoi provare anche tu? Pubblica un medesimo articolo dal titolo anche piuttosto invitante con o senza immagine. Dopo qualche giorno dai uno sguardo ai commenti e ai mi piace. Noterai fin da subito che il post con la foto ha primeggiato, per lo meno nel mio caso le cose sono andate proprio così. Ti dirò di più: per ottenere ancora più approvazioni ho dovuto condividere la foto e in basso inserire testo e link all’articolo visto che più grande è l’immagine più attrae. Mi ha regalato un barlume di speranza il fatto che se una buona foto è seguita dal giusto testo il post viene anche commentato: e un commento a mio parere vale più di un mi piace.
Le cose su Instagram vanno in maniera leggermente differente: anche in questo caso le immagini la fanno da padrone, ma i veri protagonisti del social sono gli hasthag. Ci hai mai pensato? Te ne rendi conto piuttosto facilmente facendo una prova che ti costa niente: pubblica una tua foto e lanciala nell’etere senza uno straccio di hasthag. Riceverai considerazione e applausi da parte dei tuoi followers, ma tutti gli altri? Se non sei il National Geographic l’unico modo per farti notare è quello di usare una buona quantità di hasthag. Altrimenti rischi di passare totalmente inosservato. Anche in questo caso l’esperimento è stato piuttosto gratificante: quando l’immagine incuriosisce i tuoi followers chiedono spiegazioni: di cosa si tratta, dove si trova, come lo prepari, chi ti ha insegnato, dove si compra? Eccolo il testo… eccolo e questa volta fatto da chi ti segue. Emozione!
Questo è stato il mio primo amore! Immagini, immagini, immagini! Una vera e propria delizia. In questo caso mi sono resa conto che le cose vanno in maniera ancora diversa. Gli hasthag servono anche qui, e su questo non ci piove, le immagini sono fondamentali, ma se la tua condivisione incuriosisce i tuoi followers pretendono qualcosa di più: la geolocalizzazione dei tuoi scatti a me ha regalato parecchie soddisfazioni. Dai uno sguardo a questa cartella.
Le mie conclusioni
Detto questo stamattina, scaricando la lavatrice e stendendo i centomila panni e body, vestitini e calzamaglie di mia figlia, in un turbinio di rosa e pupazzetti ho avuto l’illuminazione: quella fra immagini e testo non è una gara. Si tratta di una collaborazione piuttosto fruttuosa e gratificante e l’una cosa segue a ruota l’altra. Ovviamente sia le foto, sia i contenuti debbono essere di qualità, ma che te lo dico a fare? Quindi? Le foto sono come il miele per le mosche, ma quando questo finisce, se vuoi che la mosca non voli via ci deve essere una bella bisteccona tutta da sgranocchiare. Scrivere contenuti di qualità e pubblicizzarli con la giusta immagine è la strada che può far la differenza.
E tu?
Cosa ne pensi? Meglio una foto, un buon testo o entrambi?
Pubblicato il 28 aprile 2014 by Claudia Zedda in freelance