Marghera (VE) – Sabato 17 settembre alle 18.00 si inaugurerà a Forte Marghera la prima mostra personale di Roland Wirtz in Italia.
Arrivando direttamente dalla Germania con il suo camion/macchina fotografica, renderà visibili all’interno del Capannone 36 del Forte le grandi foto dei suoi progetti più ambiziosi: Interferences, Kairos e Ninety minutes e l’anteprima di un lavoro ancora in divenire, Ninety seconds, sul Palio di Siena.
Come un rabdomante alla ricerca di emozioni, Roland Wirtz cerca e trova situazioni di sfida e di conflitto che generino particolari intrecci di energia, che poi verranno ingabbiati e trasferiti nelle enormi foto nate dall’impressione diretta, senza mediazione, sulla carta fotografica. Esposizioni lunghissime, che rendono il fotografo un testimone dell’azione mentre si svolge e si crea. Il rifarsi ad una tecnica fotografica antica, quella della dagherrotipia, in cui non esistono multipli, ingrandimenti, stampe… Tutto accade grazie ad un unico passaggio tra luce e superficie su cui viene impressa l’immagine, il resto lo aggiungerà lo spettatore, attraverso la sua osservazione e la sua capacità di affabulazione.
“Quella di Roland ci appare come una danza tra tecnica ed emozione. Il ritmo accelerato del cuore non deve offuscare la precisione del chirurgo” scrivono Cristina Fiore e Andrea Penzo nel libro In front of. Dialogo con Roland Wirtz, primo della collana Oi Dialogoi curata da Gino Fienga per la con-fine edizioni.
Il libro, presentato in anteprima durante l’opening della mostra, è la presentazione narrativa di quello che un artista, senza critici o esegeti, può dire di sé: “Funziono come un sismografo, che registra le oscillazioni e le divide tra quelle da rappresentare e quelle da non rappresentare”.
Un evento di Marco Polo System a cura di Cantiere Corpo Luogo. Attività di Forte Marghera – Parco del Contemporaneo nell’ambito di Vivilforte 2011. In collaborazione con Comune di Venezia, Casa Editrice con-fine, Associazione Controvento e Goethe Institute.