Nel 2014 almeno 3.419 migranti sono morti nel tentativo di attraverso il Mediterraneo, diventato così il più letale dei tragitti. A comunicare la cifra record è l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) che mette in guardia la comunità internazionale sul rischio di distogliere l’attenzione dall’impegno nel salvare vite umane. Quest’anno oltre 348.000 persone in tutto il mondo hanno attraversato il mare in cerca di asilo o di migliori opportunità.
(blog.gmfus.org)
L’Europa è stata destinataria del numero più elevato di arrivi via mare. Anche se non tutti hanno bisogno di asilo, sono più di 207.000 le persone che hanno attraversato il Mediterraneo dall’inizio di gennaio, quasi tre volte in più rispetto al precedente picco di circa 70.000 persone nel 2011, quando la guerra civile libica era in pieno svolgimento. Nel 2014, i richiedenti asilo rappresentano la componente maggioritaria di questo tragico flusso. Il 50% circa degli arrivi è composto infatti da persone provenienti da paesi di origine dei rifugiati (principalmente Siria ed Eritrea).
Molte persone muoiono o cadono vittime della criminalità organizzata internazionale nel tentativo di intraprendere questi viaggi. Sono 4.272 le vittime che sono state segnalate quest’anno all’Unhcr in tutto il mondo. Si stima poi che 450 persone siano morte nel sud-est asiatico nel tentativo di attraversare il Golfo del Bengala. All’8 dicembre, erano circa 242 le persone morte Mar Rosso e nel Golfo di Aden, mentre sono 71 i morti e i dispersi nei Caraibi secondo quanto riportato all’inizio di dicembre. (ADNKRONOS)