Immobili e Ministri. Patroni Griffi: spunta un altro caso?

Due problemi uno dietro l'altro per il Governo: prima la vicenda delle vacanze pagate del Sottosegretario Carlo Malinconico adesso questa della casa acquistata a prezzi popolari in zona Colosseo dal Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi.In più, su Libero Bechis si diverte a fare i Conti in tasca ai ministri, segnalando tutte le loro proprietà immobiliari che, di per sè, non è certo reato. Il campione assoluto, secondo quanto riporta Bechis, è il Sottosegretario alla Infrastrutture Guido Improta, che possiederebbe 96 fabbricati e 61 terreni. Come detto, non è certo reato avere beni immobili. Resta da vedere se, come nel caso delle vicende del Governo Monti, vi siano punti  oscuri o meno.Quanto al Ministro della Funzione Pubblica, rilascia una lunga intervista a Repubblica, in cui spiega come sono andate le cose

Perché al Colosseo le case costano così poco?"Era il 2001, quindi fissi in mente i valori immobiliari di quell'anno. E lo stabile era in condizioni decrepite e tutta la giurisprudenza documentava come non fosse sufficiente l'ubicazione centrale per definire "di pregio" un manufatto. Io ero uno dei quaranta condomini e facevo il giudice. In assemblea fu chiesto a me, in quanto giudice, se fosse possibile esperire un'azione per godere della riduzione prevista dalla legge. E io - da condomino - feci il mio dovere. Spulciai le carte e risposi che esistevano tutti gli estremi perché quel palazzo fosse dichiarato non di pregio"

Tra le questioni sollevate ve ne sono essenzialmente tre: l'acquisto a prezzo ribassato, insieme agli altri coinquilini, in seguito all'istanza presentata; il fatto che Patroni Griffi è un giudice e  l'aver affidato l'incarico all'ex Sottosegretario Carlo Malinconico. Va chiarito che la vicenda  risale a molti anni fa.Non so quanti di questi rilievi possano costituire, anche nel peggiore dei casi, un comportamento quanto meno censurabile, visto il ruolo da magistrato di Patroni Griffi. Senza dubbio è bene che il Ministro chiarisca la situazione ma non vorrei adesso che ogni compravendita immobiliare nascondesse chissà quali intrallazzi. La stampa svolge chiaramente il suo compito ed è bene che sia così, possibilmente senza mettere in croce in anticipo.