Magazine Lavoro

Impara a dire NO – 1° parte

Creato il 20 gennaio 2012 da Copywriter @copywritermilan

Impara a dire NO

Dal libro di Silvia Minguzzi, formatrice, coach, co-fondatrice dell’Accademia dell’Intelligenza Emotiva, Master Trainer AIE, docente ecc.

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Leggere prima dell’uso

In questo libro riporterò numerosi casi reali di domande, problemi, esperienze e punti di vista che mi sono stati sottoposti (facilmente riconoscibili perché contrassegnati in corsivo e tra virgolette ) in modo da offrire esempi pratici e concreti.
Per completare questo lavoro ho utilizzato un vasto campione di soggetti, diversi per età, abitudini, professione e livello di intelligenza emotiva. Mi sono servita anche di strumenti offerti dalla Programmazione Neuro Linguistica (Crf. “Cosa Farò da Grande”, capitolo IV) per comprendere meglio le strategie mentali ed emozionali messe in atto da chi ha problemi nel dire di no e per ricavare le strategie di chi, quando occorre, dice “no” con naturalezza, assertività, efficacia ed eleganza.
Nel mio lavoro di coaching e formazione ho incontrato molte persone in difficoltà per non aver detto di no a qualcuno o a qualcosa, andando contro ciò che desideravano veramente.
E’ sorprendente la trasformazione che molti di loro hanno ottenuto, imparando a rispondere ciò che davvero desiderano dire, con serenità.
Questi contributi possono essere utili per riconoscere le principali dinamiche legate alla difficoltà nel dire no. Facilitano inoltre la comprensione delle conoscenze esposte in questo libro e l’uso di tecniche che aiutano, quando serve, a dire no serenamente.

Sipario

Coraggio

La rivista Riza ha condotto una ricerca su oltre 1.000 italiani, maschi e femmine di età compresa tra i 25 e i 65 anni. In 6 casi su 10 gli italiani sono risultati incapaci di far valere le proprie ragioni, un po’ per mancanza di coraggio, un po’ per viltà e paura del giudizio altrui. Il 21% riesce nell’impresa di dire di no solo ogni tanto, mentre l’11% lo fanno spesso. Quelli che ci riescono ogni volta che lo ritengono opportuno sono solo l’ 8%. Il desiderio di una vita tranquilla spinge a non contrariare il richiedente, senza alcun tipo di polemica o contrasto. Il 31% rinuncia a dire di no per evitare inutili discussioni, il 24% per pigrizia, il 18% per vergogna. E mentre l’11% è letteralmente terrorizzato dal giudizio altrui, il 9% ha sempre più paura di apparire scortese o maleducato. Uno su tre (31%) dice di no soltanto quando si trova con le spalle al muro, uno su quattro (24%) lo fa solo per il piacere della vendetta, il 9% quando lo ritiene davvero indispensabile, mentre il 17% trova il coraggio soltanto quando ha la possibilità di commettere qualche piccola perfidia, levandosi un sassolino dalla scarpa. In questi casi, per la maggior parte prevale una sensazione di liberazione (56%), una strana eccitazione (47%) e una straordinaria rilassatezza (21%). Ma non sempre dire di no rende le persone più felici: il 29% ammette di sentirsi colpevole mentre il 13% addirittura triste e sconsolato. Per un italiano su tre, dire di sì anche quando non si vorrebbe genera grande frustrazione, mentre un quarto degli intervistati si sente sempre più vile e il 21% addirittura falso. L’ 11% si ritiene affetto da un profondo senso di servilismo e un altro 9% sperimenta una frustrante rassegnazione.

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