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Imparare ad apprendere. Consigli per migliorare il metodo di studio

Creato il 20 aprile 2012 da Fernanda Cosentino
Per studio s’intende in genere una forma di lettura che serve a ottenere informazioni specifiche, utili per eseguire qualche prova, come sostenere un esame, svolgere un tema, risolvere un problema.
Alla base dell’attività di studio ci sono due capacità: l’attenzione e l’autocontrollo.
Imparare ad apprendere. Consigli per migliorare il metodo di studio
L’attenzione non è costante, ma varia con un ciclo caratterizzato da un periodo di circa un’ora e mezza, in cui, per una fase di circa 45 minuti siamo più attenti, e per una fase di 45 minuti rendiamo meno. Se poi l’argomento interessa poco o non ci si pone una scadenza, l’attenzione diminuisce ancor più, per cui ci si applica per un certo tempo e poi si abbandona lo studio senza riprenderlo. Una breve pausa o una variazione dell’attività è spesso sufficiente per recuperare l’attenzione. L’attivazione degli ultimi giorni prima di un esame, permette di studiare consecutivamente anche per molte ore, rendendo molto. Periodi di studio così intensi, però, possono essere tollerati per periodi brevi, altrimenti aumentano ansia e stress, o si va incontro all’“inibizione reattiva”, per cui applicandosi a un solo compito, anche se piacevole, si corre il rischio di trovarsi potentemente inibiti nei suoi confronti.
L’autocontrollo è la capacità di porsi in maniera autonoma degli obiettivi e di stabilire delle strategie per raggiungerli. Inutile sprecare energie nel rimproverarsi se non si ha la forza di volontà per studiare efficacemente. Più utile è osservare come si studia, quante pagine si riescono a leggere e capire in un’ora, se si studia meglio da soli o in compagnia, a casa o in biblioteca, di mattina, pomeriggio o sera. Ciò può aiutare a capire come e dove si sbaglia. Per quanto riguarda il metodo di studio, non ne esiste uno che vada bene per tutti e per le diverse materie e circostanze di studio. Ci sono, tuttavia, alcune indicazioni sul metodo che possono essere prese in considerazione per evitare gli errori più comuni.
LA PRIMA LETTURA VELOCE. Permette di cogliere il filo conduttore del testo, l’importanza dei vari argomenti trattati e di farsi un’idea generale della materia. La prima analisi del testo può essere tanto rapida da non rendere necessaria la lettura del testo per intero. Si comincia dall’indice, per vedere i titoli dei capitoli, poi se qualche capitolo interessa particolarmente, si leggerà rapidamente, di altri si leggeranno solo titolo, sottotitoli, parti iniziali e finali che contengono le informazioni essenziali. Il tutto richiede un tempo che varia da 30 minuti a 2 ore.
Imparare ad apprendere. Consigli per migliorare il metodo di studio
LA SECONDA LETTURA. Permette di prestare attenzione ai dettagli che in prima lettura erano solo stati sfiorati, e che saranno poi fissati in memoria attraverso fasi di rielaborazione e verifica. Nel corso di tale fase, si dovrebbe capire e apprendere la grande maggioranza del testo letto, evidenziando le nozioni nuove e importanti in vari modi: sottolineando porzioni di testo, scrivendo parole chiave sul bordo delle pagine, prendendo appunti schematici. Nel testo evidenziato, è bene che lo studente distingua quali sono le informazioni importanti da capire e quali invece vanno semplicemente ricordate, richiedendo un impegno di memoria (date, elenchi, classificazioni).
LA RIELABORAZIONE. La ripetizione e la rielaborazione del testo letto, permettono di organizzare il contenuto appreso e integrarlo con le informazioni che già si possiedono. Se i capitoli sono troppo lunghi, la rielaborazione va fatta alla fine di ogni capitolo o sezione, ed è la fase più importante dello studio, cui va dedicato il 50 % del tempo totale di esso.
LA VERIFICA. Va fatta rileggendo di nuovo il testo e riguardando eventualmente gli appunti presi. Serve a fissare in memoria ciò che si è già appreso, e a fare associazioni fra le varie parti del testo. È dunque una fase dello studio molto creativa.
Bibliografia: Il piacere di apprendere. F.Rovetto, Mondadori, Milano, 1991

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