Magazine Famiglia
Oggi molti genitori chiedono aiuto, si sentono disorientati perché non riescono più a parlare con i propri figli.L’età dell’adolescenza, e la giovinezza in generale, è un periodo della vita sensibile dove si sente forte il desiderio di essere indipendenti, un voler essere grandi abbastanza da poter fare le proprie scelte e sbagliare con la propria testa. Proprio quando un figlio inizia a ribellarsi alla autorità genitoriale, è li che inizia la crisi per madri e padri: non riescono a far rispettare le proprie regole, i giovani sono più riservati, diminuiscono le possibilità di controllo, ci si sente impotenti di fronte a eventuali crisi e disagi manifestati dai figli.Appare subito chiaro, fin da queste poche righe, che trattare di educazione al dialogo in famiglia, è un’esigenza che nasce, soprattutto oggi, dalla necessità di far comprendere ai genitori quanto sia importante ascoltare i figli.Un disagio, quello che oggi affligge la famiglia, e che riguarda l'impossibilità di comunicare e avere un dialogo tra genitori e figli, molto sentito di cui ho voluto parlare nel mio e-book “Conflitto tra genitori e figli, La crisi del dialogo nella famiglia contemporanea”, che potete trovare e scaricare cliccando qui.Tendenzialmente si vuole provare a leggere i segnali che i giovani lanciano (in maniera più o meno cosciente) di un proprio malessere, di un disagio. In realtà, la pedagogia, come scienza dell’educazione, propone una formazione di tipo "preventiva".Formare i genitori ad ascoltare i figli, serve a rendere meno dura la relazione tra generazioni differenti, prevenendo problemi più critici, legati al disagio giovanile come: l’abuso di sostanze quali alcol e droghe, depressione, casi di bulimia e anoressia, ecc.Il genitore deve ricordare che è giusto che il figlio crescendo diventi più autonomo, che costruisca la propria identità.L’identità di un individuo va costruita su di un piano etico, nel quale essa possa caratterizzarsi per la fedeltà a se stessa, che è il valore che permette ai genitori (e agli altri) di poter dire: "posso contare su mio figlio (su mia figlia, su questa persona)".Il giovane percependo la fiducia, il fatto che qualcuno conta su di lui, si sentirà responsabile delle proprie azioni davanti a se stesso e agli altri.Quanto detto serve per capire l’importanza che bisogna dare ai propri figli; essi rappresentano l’unicità della persona, come valore di ciascuno e della comunità.Parlare con i figli in maniera costruttiva, ascoltandoli, e dando loro fiducia in se stessi, permette di dare ai giovani la possibilità di riflettere sulle esperienze di vita, che è sempre ricca di significati e quindi in tensione verso la novità e la creatività.
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