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Imparare Giocando

Da Caffenero

Oggi ospito sul blog un papà di tre bambini che ha una missione: trovare e condividere giochi di apprendimento. E’ Raffaele Costi che potete seguire sulla sua pagina Facebook Imparare Giocando. L’ho conosciuto tramite la sua guida “Imparare la Matematica Giocando con 22 Giochi Tradizionali“. Dall’intervista che segue, capirete perchè definisco la sua una ‘missione’.
1) Di cosa tratta la tua guida?

La guida “Imparare la Matematica Giocando con 22 Giochi Tradizionali” si rivolge ai genitori che desiderano far divertire i propri figli mentre apprendono importanti abilità matematiche e contiene una raccolta di giochi tradizionali adatti a bambini dai 5 ai 10 anni.
Più nel dettaglio, all’interno della guida sono incluse:

  • una tabella con 22 giochi tradizionali utili per imparare 15 concetti e capacità matematiche
  • una spiegazione delle caratteristiche con cui i giochi sono catalogati nella tabella in modo da individuare subito i giochi più adatti da proporre al proprio bambino
  • la scheda di approfondimento per ciascun gioco per scoprire più in dettaglio in cosa consiste, per cosa è utile, come e dove poterci giocare.

 2) Come ti è venuta l’idea di scriverla?

Ho realizzato questa guida con l’obiettivo di far apprezzare ai genitori come me  il gusto di veder crescere bambini che imparano giocando con tanto entusiasmo e coinvolgimento.

Ricordo ancora quelle rare volte in cui nell’orario di lezione, insieme ai miei compagni delle elementari, le maestre ci facevamo fare dei giochi di matematica: in quei momenti tutti eravamo totalmente coinvolti, eccitati e partecipavamo attivamente alla lezione, compresi quei bambini che di solito erano i più distratti o facevano più confusione.

Tuttavia la stragrande maggioranza delle lezioni erano diverse: i metodi che le maestre utilizzavano abitualmente erano molto più difficili e noiosi con il risultato che solo in pochi riuscivano a seguirle, solo quelli che erano più portati.

Oggi, con i miei tre figli, sperimento ogni giorno quanto sia più facile comunicare e fargli apprendere qualsiasi cosa attraverso il gioco: vedo come giocare sia il loro modo naturale di stare al mondo e crescere. Il gioco è l’occasione per mettere se stessi al 300% in ciò che fanno solo per puro interesse e per il gusto di divertirsi. Alle loro orecchie, chiedere di vestirsi o di giocare a chi si veste per primo suona in modo totalmente differente, così come è diametralmente opposta la loro risposta, il modo e l’impegno con cui si vestono…

Credo inoltre che il gioco sia per noi genitori un’occasione davvero speciale per entrare in stretto contatto con i nostri figli e per capire davvero quello che sono, che vogliono e di cui hanno bisogno. Quando giocano, i bambini sono infatti più spontanei e noi siamo più disponibili ad abbandonare il ruolo di controllori che troppo spesso assumiamo inconsciamente.

Questa guida nasce da queste convinzioni e propone giochi tradizionali, tra quelli a cui magari giocavamo anche noi da piccoli (o addirittura ci giocavano i nostri genitori), fornendo indicazioni su:

  • dove poterli acquistare
  • come costruirseli da sé

ma suggerendo anche il sito dove:

  • poterci andare a giocare online
  •  scaricare la app per potersi divertire usando tablet o smartphone.

Il gioco è anche un magico punto di incontro dove la tradizione si rinnova con nuove abitudini ed il nuovo si arricchisce della tradizione. Il gioco è quello speciale spazio-tempo dove genitori e figli hanno modo di conoscersi, di riconoscersi e di crescere insieme.

3) Perchè pensi che il digitale possa essere una risorsa utile?

Partiamo da un presupposto: la rivoluzione digitale è già avvenuta e pensare di tornare indietro sarebbe come cercare di fermare il vento con le mani. Alllora, più che essere preoccupati sull’utilizzo dei nuovi media e di tutti gli effetti negativi che ne possono derivare, ha molto senso occuparci di:

  • cogliere al balzo l’interesse con cui i nostri figli si rivolgono ai nuovi strumenti digitali per accompagnarli in questa avventura
  •  metterci in gioco anche noi genitori e considerare, come scrive Seymour Papert nel suo libro Connected family. Come aiutare genitori e bambini a comprendersi nell’era di internet, la distanza culturale tra noi e i nostri figli rispetto alle nuove tecnologie come una premessa per dare vita ad un efficace e ricco scambio educativo per entrambi.

E’ un po’ quello che noi e i nostri genitori abbiamo vissuto con la televisione, che poteva essere considerata e utilizzata al tempo stesso come:

  • un mezzo di distruzione del dialogo in famiglia e dell’iniziativa personale
  •  oppure uno strumento meraviglioso per conoscere tante nuove cose interessanti ma anche spunto per condividere pensieri ed emozioni in famiglia.

Sta allora a noi genitori scegliere cosa farne di questa rivoluzione digitale, consapevoli che:

  • tanti altri cambiamenti attenderano i nostri figli nel loro futuro
  • è di fondamentale importanza dare ai nostri bambini un valido esempio di come prendere il meglio dalle novità, tecnologiche o meno, che si troveranno ad affrontare lungo la loro vita.

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Raffaele, grazie per aver partecipato a questa intervista e per i tuoi consigli. Sono iscritta alla sua mailing list da qualche mese e trovo sempre molto interessanti i giochi che trova e che consiglia. Vi ricordo che la guida di Raffaele Costi è gratuita e potete scaricarla dal suo sito Imparare Giocando.

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