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Impariamo a scegliere correttamente un dentifricio

Creato il 10 novembre 2011 da Spesacritica

In commercio ci sono un’infinita gamma di dentifrici e spesso è difficile scegliere quello giusto quando facciamo la spesa: cambiano gusto, colore, formato, ma soprattutto gli ingredienti, che in un buon dentifricio non dovrebbero essere più di una decina circa. Vediamo quali sono gli ingredienti base necessari per acquistare in sicurezza un buon dentifricio e quali, invece, sono superflui e talvolta pericolosi.

come scegliere un dentifricio 257x300 Impariamo a scegliere correttamente un dentifricio

**INGREDIENTI BASE**

  • ABRASIVI (Silica, Hydrated Silica, Sodium Bicarbonate, Calcium Phospate, Perlite): gli agenti abrasivi rimuovono macchie o residui di cibo e di prevenire la formazione di calcoli sopragengivali (ossia  un deposito calcificato che si forma sopra le gengive). Non hanno una funzione sbiancante ma aiutano a rimuovere le sostanze che provocano ingiallimento dello smalto. Una abrasività equilibrata garantisce una corretta pulizia e una adeguata salvaguardia di smalto e dentina,per questo motivo i dentisti consigliano dentifrici con un valore RDA (Relative Dentin Abrasivity) compreso tra 70120 (abrasività media). I dentifrici con un valore superiore a 120 sono TROPPO abrasivi (solitamente sono quelli ad azione sbiancante), mentre quelli con valore RDA compreso tra 0 e 60 hanno una abrasività troppo BASSA.
  • TENSIOATTIVI (Sodium Lauryl Sulfate): sono necessari nei dentifrici in quanto dotati di proprietà detergenti e schiumogene; in più dissolvono altri ingredienti non solubili in acqua.
  • FLUORO (Sodium Fluoride, Sodium Monofluorophosphate): è l’elemento fondamentale nella protezione contro la carie, perchè grazie alle sue proprietà è in grado di rafforzare lo smalto contro l’azione degli acidi, distruggere i batteri responsabili della placca e ridurre l’assorbimento degli zuccheri. La quantità di fluoro contenuta nei dentifrici non deve superare per legge 1.500 ppm (parti per milione); per gli adulti il valore consigliato per un’efficacia ottimale è tra 1.350 e 1.500 ppm mentre per i bambini non si dovrebbero superare le 500 ppm. E’ quindi importante acquistare dentifrici specifici per l’infanzia poichè una quantità eccessiva di fluoro può causare una patologia chiamata fluorosi (indebolimento dei denti) . Controllate sempre la concentrazione di fluoro prima di acquistare il dentifricio.

**INGREDIENTI AGGIUNTIVI**

  • ANTIBATTERICI (Triclosan): tanti marchi fanno passare il triclosan come “punto forte” di quel dentifricio, ma ricordiamoci che è un conservante con potente azione battericida. Questa sostanza è stata inserita dall’EPA nella lista dei pesticidi utili per l’agricolturama si può trovare anche in detergenti di uso quotidiano. Nei cosmetici ne è consentito l’uso entro limiti bassissimi, ma se ne sconsiglia comunque la presenza e l’assunzione.
    Questo composto può accumularsi nei tessuti degli organismi viventi e nel latte materno (e quindi essere ingerito dai neonati): un accumulo di questa sostanza può causare l’alterazione della funzionalità epatica e quella polmonare, indurre sterilità, alterazione immunitaria ed – a dosi elevate – paralisi. Non è biodegradabile.
  • REGOLATORI DEL PH (Sodium/calcium Phosphate, Sodium Hydroxide, Sodium Bicarbonate): sequestrano gli ioni di calcio e di magnesio che altrimenti si poserebbero sullo smalto e sono aggiunti per tenere sotto controllo l’acidità e l’alcalinità dei prodotti. Inoltre, cambiando il ph si può evitare l’utilizzo di antibatterici (come il triclosan) perchè con va creando un ambiente sfavorevole alla proliferazione dei batteri.
  • CONSERVANTI (Parabeni): sono necessari per evitare il deterioramento del prodotto per via della presenza dell’acqua. E’ buona abitudine quella di NON diluire o allungare un prodotto (shampoo, balsamo) direttamente nel flacone ma fatelo soltanto di volta in volta quando avete  il prodotto nella mano: eviterete così che si generino batteri e che il prodotto si deteriori.
  • EDULCORANTI (Sorbitol, Xilitol, Sodium Saccharin): hanno un potere dolcificante per rendere il prodotto più gradevole al gusto, anche se questo non deve essere ingerito.
  • AROMI: sono questi che danno il sapore al prodotto, oltre alla sensazione di freschezza. Possono essere di origine naturale o sintetica, in entrambi i casi i produttori sono obbligati a elencare nell’etichetta gli allergeni che possono contenere (come ad esempio Limonene, Linalool, Citronellol).
  • COLORANTI (es. CI 47005, CI 42051, CI 77891): sono contrasegnati dalla sigla iniziale CI seguita da caratteri numerici che indicano il codice di un colore preciso. Il colore in un dentifricio è sostanzialmente inutile ma serve ad attirare l’attenzione del cliente inducendolo spesso alla scelta secondo i propri gusti (il colorante verde è associato alla menta e mentalmente può dare maggiore sicurezza al cliente in quanto a efficacia).

fonti: www.altroconsumo.it


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