A pagina 116 di Report Calcio 2013 è stata fatta un'interessante analisi, basata sui dati del quinquennio 2007-2012, per verificare che impatto economico producono le promozioni e le retrocessioni del calcio professionistico.
Vediamo innanzitutto cosa comporta il passaggio dalla Lega Pro 1 alla Serie B e da questa alla Serie A:
Il dato che emerge in maniera chiara nel passaggio dalla Serie B alla Serie A è che l'incremento di ricavi, rappresentato sostanzialmente di diritti TV, viene eroso per più del 50% dall'aumento del costo del lavoro.
Quindi a fronte di un incremento valore della produzione per 21,2 milioni di Euro (teniamo conto che in Serie B il valore della produzione medio è di 17,5 milioni, quindi stiamo parlando di un aumento del 121%!) il vantaggio effettivo è di circa 1,3 milioni in termini di miglioramento del risultato netto.
Cosa succede, invece, quando le squadre effettuano il percorso contrario? Ecco la tabella con i valori medi degli effetti derivanti da una retrocessione:
L'impatto in questi casi è molto più pesante, probabilmente perché mentre vengono meno immediatamente i diritti TV, non altrettanto rapidamente le squadre riescono a contenere i costi di gestione, in particolare quelli del personale. Anche e soprattutto se intendono riproporsi per un'immediata risalita nella serie superiore.
Nota: PwC ricorda che nel periodo di analisi diverse società retrocesse dalla Serie B sono poi fallite e/o ripartite dalla LND, quindi il dato deve essere osservato tenendo conto di questa parziale difficoltà di rappresentazione di dati omogenei.
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