Il Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, nell'esercizio delle sue funzioni, ha violato - sotto il profilo oggettivo e soggettivo, e con modalità formali ed informali - i valori, i principi e le supreme norme della Costituzione repubblicana. Il compimento e l'omissione di atti e di fatti idonei ad impedire e a turbare l'attività degli organi costituzionali, imputabili ed ascrivibili all'operato del Presidente della Repubblica in carica, ha determinato una modifica sostanziale della forma di stato e di governo della Repubblica italiana, delineata nella Carta costituzionale vigente. Si rilevano segnatamente, a seguire, i principali atti e fatti volti a configurare il reato di attentato alla Costituzione, di cui all'articolo 90 Cost.
Nel dettaglio, i punti contestati sono (li riporto sinteticamente e vi invio al blog per la lettura estesa):
1. Espropriazione della funzione legislativa del Parlamento e abuso della decretazione d'urgenza
2. Riforma della Costituzione e del sistema elettorale
3. Mancato esercizio del potere di rinvio presidenziale
4. Seconda elezione del Presidente della Repubblica
5. Improprio esercizio del potere di grazia
6. Rapporto con la magistratura: Processo Stato - mafia