Serviranno pure le primarie, i cittadini che entreranno nell’albo degli elettori dovranno essere valorizzati, se se la sentono di far politica. Il Pd procede sulla via delle regole e questo ci rallegra: di regole rispettate c’è bisogno come la manna in un Paese profondamente privo di etica privata e pubblica. Le note statistiche parlano da sole. Ma come si fa a sostenere nello stesso tempo Monti e la democrazia? Ammesso che il Pd ha fatto un sacrificio enorme, resistendo e restando unito, Monti non è un bravo ragazzo amico della giovane Italia. Frequenta personaggi troppo potenti nella finanza e alti prelati, ha poco a che vedere con il popolo italiano. Non sta facendo la pacifica rivoluzione culturale dell’efficienza e della creatività, a eccezione di alcune decisioni.
Il Presidente Giorgio Napolitano, a fianco il Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, consegna le insegna di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” a Sergio Marchionne. Foto del passato e del futuro?
La fa pagare cara al ceto medio basso, non alla ricca borghesia che lo sostiene. La questione è nota. O l’agenda Monti o la repubblica democratica. La speranza è che questa storia delle primarie finisca alla svelta e che vinca un governo molto più vicino agli italiani.
Arriva finalmente a compimento quanto Bersani, nella vicenda congressuale del 2009, dichiarava nella mozione che lo portò alla segreteria del partito: le primarie debbono essere rilanciate e rese più efficaci con una operazione di razionalizzazione che le renda effettivamente trasparenti e al riparo da inquinamenti esterni, ad esempio, con la definizione e la certificazione preventiva dell’albo degli elettori, aventi diritto ad esprimere il loro voto, da rendere pubblico e certificato.
Oltretutto, secondo noi, il ruolo potenziato dell’Albo degli elettori e l’introduzione della possibilità di ballottaggio nelle primarie nazionali, daranno un nuovo impulso ai processi di democrazia partecipata e diretta, sempre più reclamati dai cittadini, di cui le Primarie costituiscono un aspetto rilevante, ma non l’unico.
Occorrerà dunque valorizzare coloro che si registreranno nell’Albo, attribuendo loro ruoli e funzioni precise (oltre alla facoltà di votare alle Primarie), in una “Carta dei diritti degli elettori” da consegnare al momento della registrazione, e attivando pratiche ricorrenti di partecipazione politica degli elettori, fra cui i forum tematici ed i referendum consultivi o deliberativi su questioni programmatiche.
La preparazione della fase che ci ha condotti all’Assemblea e la sua gestione politica hanno confermato, una volta di più, come Pierluigi Bersani sia la persona più capace di far sintesi politica e la più adatta a dirigere la coalizione nella dura battaglia elettorale che ci porterà al Governo del Paese.
06 ottobre 2012
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