L’intervento ponte compiuto al Bambin Gesù di Roma, in attesa di un organo compatibile
Una ragazza affetta da una grave miocardiopatia ha ricevuto l’organo artificiale: è in ottime condizioni.
Al Bambin Gesù di Roma una paziente di sedici anni ha subito l’operazione ricevendo un cuore magnetico in attesa di un organo compatibile. Per la prima volta al mondo un cuore artificiale di questo genere è stato impiantato con successo in un paziente pediatrico.
L’operazione è stata eseguita su una ragazza affetta da miocardiopatia dilatativa severa che rischiava la morte improvvisa in attesa di un cuore compatibile: l’intervento è avvenuto il 7 gennaio come soluzione “ponte”, in attesa, cioè, di un organo per il trapianto. Dopo 4 giorni la paziente è stata sottoposta al trapianto, dopo che un cuore compatibile era stato reso disponibile, e “Oggi – spiega il dottor Antonio Amodeo che ha diretto l’intervento – la ragazza sta bene ed è stata dimessa dall’Ospedale dopo il trapianto cardiaco il primo febbraio“.
Il nuovo dispositivo ha un nome: Heart Mate 3. L’Ospedale Bambin Gesù di Roma ha realizzato il primo impianto di cuore artificiale nel 2002. Da allora, ben 6o cuori artificiali sono stati impiantati. L’operazione è stata eseguita da un’equipe mista del Dipartimento medico chirurgico di cardiologia pediatrica, diretta dal dottor Amodeo. La caratteristica di questo nuovo dispositivo consiste in una pompa centrifuga a levitazione magnetica che consente di eliminare l’attrito tra le parti meccaniche e il sangue e quello delle parti meccaniche tra di loro riducendo sensibilmente gli eventi avversi.
Il 30 settembre 2010 il Bambin Gesù ha eseguito l’impianto del primo cuore artificiale permanente in un paziente pediatrico portatore di distrofia di Duchenne, e, nell’aprile del 2012, quello del più piccolo cuore artificiale, del peso di 11 grammi, sempre per la prima volta al mondo, su un bambino di appena 16 mesi. Nel periodo 2011-15, l’ospedale ha coperto quasi il 50% di impianti di cuori artificiali pediatrici in Italia.
Negli Stati Uniti, il nuovo cuore magnetico è ancora sottoposto al trial clinico mentre in Europa ha ottenuto il marchio CE nell’ottobre del 2015 ed è stato impiantato da allora solo su popolazione adulta. Alla luce degli ottimi risultati ottenuti nella sperimentazione europea, l’équipe del Bambino Gesù ha deciso di chiedere il permesso alla casa produttrice, la St. Jude Medical, di utilizzare questo modello per la prima volta al mondo su un paziente pediatrico.
L’operazione non ha causato problemi alla paziente di sedici anni, che ora è stata dimessa dall’ospedale ed è tornata a casa.
CM