Le imprese artigiane potranno nuovamente gestire gli impianti termici condominiali. Accogliendo le richieste della Cna, il Senato – convertendo in legge il Decreto “Destinazione Italia” – ha infatti modificato la definizione di “terzo responsabile” contenuta nel Decreto legislativo 19 agosto 2005, n.192, duramente contestato dall’associazione artigiana in quanto discriminava ingiustamente le imprese individuali, le SNC , le SAS.
Era stato il Presidente Nazionale della CNA Installazione Impianti, Carmine Battipaglia, nei mesi scorsi, ad inviare una segnalazione alla Commissione Antitrust denunciando una possibile limitazione alla concorrenza nella definizione di “terzo responsabile” identificato dalla normativa precedente con la persona giuridica (srl, spa, coop, etc.) e non con l’impresa. Tale limitazione aveva portato all’ingiusta eliminazione di circa la metà delle imprese operanti nel settore dell’impiantistica termoidraulica. L’intervento della Cna, in particolare, era stato reso necessario dal fatto che in molti casi, anche in Sardegna, gli amministratori di condominio avevano iniziato, illegittimamente, a revocare in base alla norma modificata, contratti in essere di terzo responsabile ad imprese abilitate la cui unica responsabilità è quella avere una configurazione diversa da una SRL e/o SPA.
In base alla nuova formulazione della norma dunque sarà l’impresa, qualsiasi sia la sua compagine sociale, se in possesso dei requisiti previsti, ad essere delegata dal responsabile ad assumere la responsabilità dell’esercizio, della conduzione, del controllo, della manutenzione dell’impianto termico.
«La CNA esprime soddisfazione dichiarano Francesco Porcu, Segretario Regionale CNA e Giancarlo Lilliu, presidente degli impiantisti – : la nostra associazione ha infatti saputo coalizzare attorno ai legittimi interessi della categoria un largo consenso da parte delle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. Abbiamo evitato una assurda discriminazione nei confronti di oltre 4000 imprese del settore che operano in Sardegna che avrebbero vista limitata la propria attività di impresa.
Segnaleremo – aggiungono i vertici CNA – questa modifica legislativa agli amministratori di condominio, in particolare a quelli che negli ultimi tempi hanno revocato contratti in essere di” terzo responsabile” ad imprese artigiane, sollecitandoli ad adeguarsi alla nuova previsione di legge».