Un impianto a biogas serve a convertire risorse animali e chimiche in energia rispettando l’ambiente.
L’impianto a Biogas funziona tramite un processo di fermentazione controllata delle biomasse (liquami, rifiuti agroindustriali, etc.) e può arrivare a produrre biogas molto ricco di metano, sino al 70%.
Nell’impianto a Biogas il materiale organico viene attaccato da batteri e da questi digerito: in questa fase si genera il biogas, che successivamente alla combustione in un generatore produce energia e calore.
L’energia prodotta da impianto biogas può essere energia elettrica o energia termica. L’energia elettrica può venire immessa direttamente nella rete elettrica nazionale oppure in un cogeneratore. L’energia termica è utilizzabile tra le altre cose per il riscaldamento delle abitazioni.
Materie prime per impianto biogas
Per la produzione di energia in un impianto a biogas possono essere utilizzati i più svariati materiali organici: si possono utilizzare tutti i tipi di biomassa composti secondo le direttive per lo scarto biologico.
I materiali più utilizzati sono: liquame e co-fermentatori in forma di insilato di mais, insilato d’erba, grassi, fanghi depurati e resti umidi.
Com’è fatto un impianto biogas a fermentazione umida
Un impianto biogas a fermentazione umida è composto da 4 elementi principali:
- vasca di raccolta
- digestori (fermentatori)
- vasca di stoccaggio che rimanda indietro il prodotto
- centrale di cogenerazione
Nella vasca di raccolta affluiscono il liquame e altri substrati e dove vengono temporaneamente depositati. Se necessario queste biomasse vengono sminuzzate, condensate e mescolate.
Il fermentatore è la parte centrale dell’impianto a biogas. Per garantire una buona fermentazione questa parte dell’impianto a biogas deve essere impermeabile sia all’acqua che al gas ed è anche necessario che sia illuminato internamente. Un dispositivo di miscelazione serve a conservare il substrato ben miscelato e omogeneo e a tenere a contatto substrato e batteri.
Il biogas prodotto viene pulito e desolforizzato e stoccato in una vasca di stoccaggio del gas.
Alla fine viene attraverso un cogeneratore il biogas prodotto viene per lo più trasformato in corrente elettrica. Il calore prodotto invece viene utilizzato per riscaldare il fermentatore, l’igienizzatore e per gli edifici limitrofi agricoli o abitativi.
Impianto biogas: fermentazione a secco
Un impianto a biogas con fermentazione a secco utilizza un processo di digestione nel quale il materiale da fermentare ha una consistenza tale da non poter essere convogliato in un sistema di pompaggio.
Con la fermentazione a secco l’impianto a biogas può essere sfruttato anche dai coltivatori, perché possono venire fermentati in maniera continua o discontinua piante, resti di raccolto e rifiuti biologici.
I processi della fermentazione a secco rappresentano una soluzione alternativa alla tradizionale fermentazione di un impianto biogas e hanno le basi per un utilizzo futuro perché agevolano la fermentazione dal punto di vista tecnico e non hanno bisogno di liquame o di un substrato liquido.