Si sente parlare sempre più spesso della tecnica implantologica all on four: di cosa si tratta? Quali sono i vantaggi rispetto all’implantologia tradizionale?
La metodica all on four (letteralmente “tutto su quattro”) è stata ideata da un medico odontoiatra di Lisbona, il dott. Paulo Malò, il quale ha pubblicato i primi risultati della sua ricerca nel 2003.
Si tratta di una moderna tecnologia computer assistita, in grado di riabilitare in modo fisso le funzioni masticatorie di pazienti affetti da edentulia totale o che presentino una situazione orale estremamente compromessa.L’aspetto innovativo di grande valore della tecnica all on four consiste nell’aver individuato, in ciascuna arcata dentale, quattro punti strategici di ancoraggio nei quali inserire gli impianti: un numero nettamente ridotto rispetto all’implantologia tradizionale ma idoneo a garantire una buona distribuzione masticatoria e la stabilità della protesi fissa.
Naturalmente, il vantaggio di ancorare la protesi a soli quattro impianti, comporta un limitato traumatismo per il paziente: la minore invasività chirurgica si accompagna ad un processo di guarigione più veloce e prevedibile.
La metodica all on four si basa sempre sul moderno principio di osteointegrazione degli impianti: la naturale guarigione del tessuto osseo attorno all’impianto crea una continuità fra questi due elementi, assicurando maggiore comfort e stabilità dei risultati.
L’implantologia all on four è compatibile inoltre con la tecnica a carico immediato, la quale consente al paziente di ottenere denti provvisori fissi sugli impianti nell’arco poche ore.
Ridotta invasività, impostazione computerizzata degli obiettivi, rapidità di esecuzione, maggiore predicibilità dei risultati, ottima stabilità: la tecnica all on four possiede numerosi vantaggi, applicabili attualmente ai pazienti che intendano ripristinare totalmente le proprie funzioni masticatorie, estetiche e fonatorie (ovvero la capacità di esprimere fonemi in maniera corretta) per mezzo dell’implantologia e che siano caratterizzati da quantità e qualità ossee compatibili all’utilizzo di soli quattro impianti.
Infatti, sebbene i quattro punti di ancoraggio stabiliti dal protocollo Malo’ non si trovino nei distretti maggiormente colpiti dal riassorbimento osseo, non tutti i pazienti sono candidati ideali all’applicazione di impianti all on four. Ricordiamo infatti che la quantità e la qualità del tessuto osseo del paziente devono presentare un livello soddisfacente per noi chirurghi, al fine di garantire il successo implantologico: in caso contrario è possibile procedere a preventivi interventi di rigenerazione-ricostruzione oseea oppure optare per una differente tecnica implantologica, studiata ad hoc in base alla situazione clinica del singolo paziente. Laddove necessario infatti, il posizionamento di un numero maggiore di impianti preserva da eventuali complicanze, quali un nuovo intervento di chirurgia implantologica sostitutiva e il rifacimento in toto della riabilitazione protesica.