Ho caricato un intero caricatore di pellicole Impossible PX100 UV+ su chassis 4×5″ per fotocamere grande formato, dette anche banchi ottici.
Sono andato a fare qualche foto in campagna con la mia Graflex e ho esposto due pellicole contenute in uno chassis. Ritornato in studio ho sviluppato le due foto facendole passare attraverso i rulli di una Polaroid. Il risultato e’ davvero ottimo. Nel primo caso ho utilizzato le possibilità di basculaggio della fotocamera per mettere a fuoco un solo dettaglio nell’immagine. Nel secondo si può notare una maggiore definizione rispetto alle immagini scattate con la stessa pellicola sulle classiche fotocamere Polaroid.
Anche nel terzo esempio ci sono molti più dettagli rispetto ad una foto scattata con la stessa pellicola ed una fotocamera Polaroid. Ho provato ad eseguire anche degli scatti di paragone con una Polaroid Type 55. Il positivo risulta ovviamente molto più nitido rispetto all’immagine Impossible. Perché? Impossible fa delle brutte pellicole? Assolutamente no, il confronto va fatto tra pellicole dello stesso genere. Una pellicola Impossible PX100, che non trova un equivalente nella storia della Polaroid, può essere confrontata al massimo con le pellicole Time Zero. Qui pero’ non parliamo di colori, ma di dettagli.
Leggendo il libro di Ansel Adams “Polaroid Land Film Photography”, ho avuto la conferma che le pellicole Polaroid 4×5″ raccolgono molti più dettagli rispetto alle Time Zero. All’epoca le 600 e le Image ancora non esistevano. Quindi e’ normale che il positivo di una Type 55 sia molto più definito rispetto ad una pellicola per fotocamera SX-70, come la Time Zero e come le PX100.
Vediamo quali sono i pro e contro nell’uso di pellicole istantanee integrali su banchi ottici.
Pro:
- maggiore qualità dell’immagine
- sfruttamento delle impostazioni manuali della macchina
- possibilita’ di basculaggio e decentramento dell’obiettivo sul piano focale
- sviluppo posticipato evitando condizioni climatiche e di luce avverse
Contro:
- caricamento degli chassis noioso
- ingombro della fotocamera
- perdita dell’istantaneità del risultato
- l’inquadratura e’ speculare rispetto alla realtà