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Impresa a precariato zero

Creato il 23 ottobre 2013 da Propostalavoro @propostalavoro

Impresa a precariato zeroIl mondo dell'impresa ha registrato negli ultimi anni un crescente interesse verso la sensibilità del cliente, cercando di assecondare anche i suoi bisogni morali oltre che consumistici.

Sono nate perciò da questa esigenza alcune iniziative che col tempo hanno avuto una sempre maggior diffusione e percezione nel tessuto sociale. Sotto l'insegna della corporate social responsibility si sono sviluppate linee di intervento originali per dare un volto più etico all'attività imprenditoriale: dal coinvolgimento in iniziative benefiche (molto note quelle della catena di risotrazione McDonald) fino all'idea della cura ambientale attraverso il kilometro zero.

Nell'accezione data dal Global Compact in seno alle Nazioni Unite la corporate social responsibility è un impegno “to ethical behaviour in business strategy, operations and culture”. 
Nel contesto dell’Unione Europea già nel 2001 si definisce la CSR come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ambientali nella strategia delle imprese”. 
In Italia, la Costituzione all’art. 41 recita: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertaà, alla dignità umana". 

L'ecosostenibilità delle iniziative imprenditoriali è una delle correnti più vivaci nel panorama della corporate social responsibility: troviamo film, libri, persino biglietti del treno che testimoniano come il prodotto scelto sia stato realizzato a impatto zero, vale a dire avendo cura di piantare un certo numero di alberi per ogni tot di emissioni inquinanti emesse. Non sono nuove invece le iniziative che legano l'acquisto di un determinato prodotto alla realizzazaione di un progetto socio-umanitario, tanto che l'Università Bocconi ha inaugurato alla fine di settembre un salone dedicato alla responsabilità sociale di impresa.

E' sicuramente una nota positiva avere una certificazione per le imprese più virtuose in questo campo, certificazione che le imprese stesse sono contente di poter esibire con orgoglio.

Come potremmo volgere questa concezione in un'ottica di salvaguardia della cultura del lavoro? Ebbene, non è difficile immaginare che, come esistono commissioni di merito che certificano l'impegno socio-ambientale delle imprese, in un futuro potrebbero essere create commissioni che premiano le imprese con la maggior percentuale di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.

Ad oggi, un discorso simile è stato affrontato, ma in termini di tutela al lavoro giovanile e non al lavoro tout court, dall'organizzazione del Premio europeo per la responsabilità sociale d'impresa. Tra le varie categorie premiate, merita di essere riportata quella che segue (citata integralmente dal sito http://www.csr.unioncamere.it).

Occupazione dei giovani e promozione dell’inserimento lavorativo: un riconoscimento alle imprese che abbiano realizzato iniziative volte al miglioramento dei livelli occupazionali giovanili, contribuendo a un orientamento più consapevole delle scelte e allo sviluppo delle competenze richieste, attraverso attività come: 
- accompagnamento allo stage aziendale o a progetti di alternanza scuola-lavoro;
- piani di coaching/mentoring formativo;
- supporto a innovative start-up di giovani;
- formazione alla cultura di impresa;
- sostegno allo sviluppo di potenziali talenti;

Si potrebbero istituire più categorie, come piccole, medie, grandi, grandissime imprese. Oppure un premio speciale per l'impresa con il maggior numero di giovani a tempo indeterminato. Personalmente sarei orgoglioso di poter spendere il mio denaro per i prodotti (o servizi) di un'impresa a con il bollino di prodotto a precatiato zero.

Rendere più trasparente il funzionamento interno di un'organizzazione economica non è affatto semplice, ma il ritorno delle imprese più virtuose sarebbe decisamente positivo.

Così come ora non è più impossibile far luce su imprese che inquinano il nostro ambiente, un giorno sarebbe davvero bello poter far luce sulle imprese che inquinano il nostro mercato del lavoro.

Simone Caroli


Vedi anche: http://www.eventreport.it/stories/mercato/91097_responsabilit_sociale_dimpresa_quanto__importante_per_gli_italiani_cosa_fanno_le_aziende_quanto_conta_la_comunicazione/

Un grazie ad Alice per i suggerimenti dati sul tema della corporate social responsibility, sul quale ha scritto la tesi del suo bachelor degree.


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