Chiudono le imprese in provincia di Alessandria. Il saldo assoluto di iscrizioni e cancellazioni è negativo: -131, ovvero lo 0.28% in meno. Nei dati diffusi da Movimprese (analisi sulla nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere), infatti, si legge che nel 2011 sono nate in provincia 2.861 aziende, a fronte delle 3.003 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2010, mentre ne sono state chiuse 3.246 (3.384). In particolare, le nuove iscrizioni sono diminuite in misura maggiore rispetto alle cancellazioni, per cui complessivamente lo stock di imprese registrate a fine dicembre 2011 presso il Registro imprese tenuto ai sensi di legge dalla Camera di Commercio di Alessandria, ammontava a 46.502 unità contro le 46.877 di fine 2010.
La flessione è stata particolarmente rilevate per l’agricoltura, che ha fatto registrare 415 imprese in meno, pari al 3,91% e per l’industria (-62 e -1,25) mentre diminuzioni di minor entità hanno interessato i comparti delle costruzioni (- 24 unità e – 0,33 per cento) ed il commercio (-10 e -0,10). Al contrario, sono cresciute le imprese del turismo (+ 42 e +1,67% e degli altri servizi (+134 e
+1,37 %).
L’analisi dei dati disaggregati per natura giuridica delle imprese evidenzia una marcata diminuzione delle società di persone (- 227 unità e -2,38 per cento) e delle imprese individuali (-322 e -1,10), mentre sono risultate in crescita le società di capitale (+147 e +2,03) e le altre forme (cooperative, consorzi, ecc.), aumentate di 27 unità, pari al 3,06, probabilmente per beneficiare di forme societarie meno onerose e più “semplici”. In crescita le srl. “I dati sulla demografia di impresa in provincia – ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Piero Martinotti – fotografano il rallentamento che, nel corso del 2011, ha caratterizzato l’economia alessandrina. Non a caso, infatti, il ridotto dinamismo imprenditoriale è apparso più marcato nella seconda metà dell’anno, quando i segnali di un indebolimento della congiuntura (minor crescita dell’export e della produzione industriale rispetto ai mesi
precedenti) si sono fatti via via più marcati”.