I Monologhi di Sana – Rubrica
Scorre lenta la notte languida,
qualcosa in quest’aria…qualcosa di così familiare.
Sa di casa,
un panorama che so di aver già visto,
da qualche parte nei miei sogni.
È il mondo semplice del sorriso e della verità che mi attende
oltre la porta.
Per una volta ho aperto le mani,
spalancandole, affinchè quel che voleva
potesse
scorrere via.
Cerco me stessa nei passi incerti per le vie del centro,
trovo una donna senza paura.
Ma con un valigia piena di sogni.
Ho rincorso questa forza fino ad afferrarla,
è un festino di sangue e vita
quello che mi scorre dentro.
Non c’è bisogno di chiedere altro a me stessa
che i passi che intendo intraprendere.
Finalmente ritrovo la pace dei sensi,
la pace dell’anima.
Non c’è assolutamente nulla di estraneo in questo panorama,
ma forse è il panorama dentro di me ad essere cambiato.
So perfettamente chi sono
so perfettamente dove sono
il mio centro sono di nuovo io.
La mia testa non è più prigioniera di una bolla di domande
e illusioni.
Solo vera vita,
tattile.
C’è tanta pace, qui.
Tutto è semplice, desiderabile.
Nulla è frenetico e contorto.
Ritrovo il tempo per cucire le mie coperte di sogni.
Ritrovo il filo di una vita che avevo lasciato sospesa, da qualche parte,
lungo la strada…
Solo una stella mi sembra brillare un po’ di più, ma mi dico che,
tutto sommato, se mi sporgo
posso arrivare ad afferrarla.
È una sensazione lieve, solo accennata
questa serenità che pervade tutto e mi fa sorridere.
È come una mattina di sole…riscopro una nuova forza
che non sapevo di avere,
è certezza, centratura,
non violenza.
Sono capitano del mio destino, del mio cuore e della mia vela.
…Scorro…