Buongiorno e bentornati.
Cominciamo dalla trama.
Zanna Bianca è il nome che viene dato da un nativo americano, Castoro Grigio, a un cane che ha un quarto di sangue di lupo, e che questi porta dalla vita selvaggia a quella “addomesticata” degli umani.
Tutta la narrazione è incentrata sulle vicende di Zanna Bianca, che comincia le sue esperienze nel mondo selvaggio non appena vede la luce. Sua madre, Kiche, inizialmente lo tiene al sicuro dentro la tana, tanto che il piccolo Zanna crede che tutto il mondo sia racchiuso tra le pareti di roccia, ma piano piano le cose cambiano, e il cucciolo inizia a scoprire il mondo selvaggio, con tutte le sue dure sfide per la sopravvivenza.
Tutto ciò fino a quando, un giorno, il suddett0o Castoro Grigio incontra Kiche e Zanna nella foresta. Basta un richiamo e Kiche, che è un mezzo lupo, si avvicina all’umano con sottomissione ed evidente felicità. Zanna è confuso, ma alla fine si lascia andare anche lui e si avvicina a quelle strane creature.
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Da questo momento inizia la vera essenza di questo romanzo, che attraverso numerose esperienze canine mostrerà l’evoluzione di questo splendido essere di nome Zanna Bianca, che imparerà a conoscere gli umani e a temerli, a rispettarli come delle divinità, per poi arrivare a una nuova consapevolezza grazie all’avvento di uno dei personaggi che più rispetto nella storia della letteratura moderna, ovvero l’umanissimo e dolcissimo Weedon Scott, che si assume il compito non di redimere Zanna Bianca, ma di redimere l’umanità dal male che ha fatto al lupo.
Bene, questa era la trama. Ovviamente l’ho riassunta in gran parte, come sempre, per non rovinarvi il piacere della lettura, e ora vorrei passare alle Impressioni, perché ci sono diverse cose da dire.
In effetti sembra quasi che London si sia tramutato in un cane, per poter scrivere questo romanzo, tanto sono profonde e chiare le sensazioni e le emozioni che riesce a descrivere.
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Avete un cane con voi? Ne avete mai osservato uno, cercando di cogliere l’espressione che i suoi occhi assumono quando guarda il proprio padrone? Ecco, se l’avete fatto anche solo una volta, dovete leggere Zanna Bianca per comprendere il profondo legame che intercorre tra l’uomo e il cane, quella venerazione che l’animale sviluppa nei confronti dell’essere “su due zampe” che con un solo gesto può procurargli dolori indicibili o un piacere celestiale.
Zanna Bianca è tutto questo: è un romanzo d’avventura, d’indagine e didascalico. È qualcosa che tutti dovrebbero leggere, per imparare.
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È un romanzo che insegna il rispetto per la natura e per gli animali, che insegna il coraggio e la bontà d’animo, con il pregio di non lasciarsi andare a quella tendenza tutta moderna ad elevare gli animali al di sopra degli uomini. No, Zanna Bianca spiega e non giudica, insegnando in maniera positiva, e dichiarando senza mezzi toni che uomini e animali sono sullo stesso piano, e che per quegli esseri su due zampe in continua evoluzione c’è speranza.
A presto.
Neri.