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Imu, esenzioni e compensazioni nel decreto infrastrutture

Da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Imu, esenzioni e compensazioni nel decreto infrastrutture

Le abitazioni di valore inferiore o pari a 200 mila euro saranno esentate dall’Imu per due anni dopo la vendita.

Questa è una delle proposte di ‘provvedimento di urgenza in materia di infrastrutture e trasporti” che forse faranno parte del decreto Infrastrutture, annunciato dal Ministro Corrado Passera nei giorni scorsi e che potrebbe arrivare già venerdì in CdM (vedi anche “Piano infrastrutture da 100 mld, per Passera è realizzabile a breve“).

Dovrebbero essere esclusi dall’imposta anche gli immobili invenduti, cioé i “fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, per un periodo non superiore a tre anni dall’ultimazione dei lavori”.

All’interno del provvedimento potrebbero trovare posto anche altre proposte come:

-  totale detrazione degli interessi passivi per i mutui per la prima casa,

- compensazione Iva e esclusione dell`Imu per tre anni a favore dei costruttori sull`invenduto;

- messa a regime il 55% per la riqualificazione energetica degli edifici e innalzamento dal 36% al 50% del bonus per gli interventi di ristrutturazione edilizia (vedi “Incentivi ristrutturazioni edilizie si passa dal 36% al 50%“);

- modificata la durata degli affitti per il commercio con possibilità di stipulare contratti di durata quadriennale consensualmente rinnovabili alla scadenza al posto dei contratti di durata non inferiore a sei anni per i settori commerciale, artigianale, industriale e di interesse turistico e non inferiore a nove anni per i contratti del settore alberghiero e attivita` teatrali.

A ciò va ad aggiungersi anche l’accoglimento della proposta avanzata dall’Ance di un “Piano sviluppo Città ” composta da una cabina di regia che ha il compito di selezionare gli interventi da realizzare, proposti dai Comuni, per snellire le procedure e coinvolgere gli investitori interessati, in particolare quelli privati.

Infine viene proposto di consentire ai Comuni di utilizzare i crediti d`imposta relativi ai dividendi distribuiti dalle società di gestione di servizi pubblici locali, maturati dal 2004 in poi per la realizzazione di opere infrastrutturali necessarie per migliorare i servizi pubblici.


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