C’era una volta un paese normale che, quando introduceva una nuova tassa, s’ispirava a semplicità e trasparenza. Ade esempio l’IMU, l’imposta sugli immobili. Le autorità fiscali di quel paese spedivano a ogni cittadino – con congruo anticipo – una lettera, una mail, un sms in cui c’era scritto l’importo da pagare e la scadenza. E in Italia? L’IMU è un incubo ancora prima di pagarla, perché nessuno (o pochi) sa quanto deve corrispondere. Una squallida caccia al tesoro (di Stato), che manco ai tempi della Dogana delle Pecore. Meno sfortunati i contribuenti del Trentino, dove il Consorzio dei Comuni li aiuta a fare i calcoli online e non li costringe a pagare pure il consulente e la visura catastale.
E già, per pagare l’IMU si deve innanzitutto sapere qual è la rendita catastale aggiornata, e per scoprirlo ci vuole una visura, a pagamento. I cittadini trentini almeno quell’obolo non dovranno versarlo. Otterranno la visura gratuita dal comune di residenza collegato online al nuovo sistema online realizzato dalla Provincia autonoma in collaborazione con l’ufficio catastale. E, poiché l’IMU si può pagare soltanto con il modello F24, sarà lo stesso comune a spedirlo a casa dei contribuenti, bello e compilato.
E i non trentini? Più di mille comuni delle altre regioni hanno aderito alla soluzione proposta dall’Associazione nazionale uffici tributi enti locali (Anutel), realizzata da Advanced Systems. Il prodotto – gratuito – si chiama Calcolo IMU, e le amministrazioni lo hanno messo bene in evidenza sulle homepage dei siti istituzionali. Non è necessario installare software, perché la procedura è basata sul web. Per gli smanettoni, lo strumento digitale è anche una applicazione (sempre gratuita) per i dispositivi mobili Applee Android.
Questa soluzione, però, non risolve il problema della visura catastale.
Stupisce la mancanza di aiuto concreto ai cittadini da parte dei comuni più grandi. Persino sui siti ufficiali di Milano e Roma ci sono soltanto comunicati e opuscoli.
I buoni esempi arrivano invece da amministrazioni più piccole, come il comune di Seregno, in Lombardia:
“Per facilitare il cittadino l’Assessorato alle Politiche Economiche e Finanziarie ha messo sul sito del Comune nella sezione «IMU WEB», un calcolatore: il contribuente dovrà inserire i parametri della propria abitazione e otterrà così la cifra da pagare, compresa la stampa del modello F24 per il versamento”.
L’eGovernment italiano continua a essere una macchia di leopardo.