Imu per la Chiesa

Monti sembra determinato ad introdurre l’Imu anche per i beni della Chiesa destinati ad esercizi commerciali o comunque che siano fonte di reddito.

Dopo decenni di polemiche dove in tanti si sono sempre chiesti come mai i beni immobili della Chiesa non venissero tassati, l’attuale Governo tecnico sembra intenzione a fare un’inversione di marcia introducendo l’Imu per i beni immobili della Chiesa.

Una svolta epocale, frutto della grave crisi economica che attanaglia il Paese, al momento la reazione del Vaticano non c’è stata, ma sembra che vi sia un fronte comune ed una comunione di intenti tra il Governo e la Chiesa in base alla quale andranno tassati solo i beni immobili che sono fonte di profitto.

Il Ministro Passera invita alla cautela evidenziando come l’Imu non colpirà il settore del no profit, bisognerà aspettare in che modo il Governo intende concretizzare questa idea, il concetto di tassare solo i beni immobili che non sono fonte di reddito sembra chiaro, ma in effetti, in esso, si anidano moltissime insidie in quanto la chiesa potrebbe sottolineare che il profitto derivante da un certo bene immobile è funzionale ad opere di carità.

La partita è aperta, il dato positivo è che la partita è iniziata.