Imu: tanto rumore per 225 euro a testa!
Creato il 20 febbraio 2013 da Freeskipper
Eccola la lettera di Silvio Berlusconi agli italiani nella quale il Cavaliere s’impegna, nel primo consiglio dei ministri, a cancellare l’Imu sulla prima casa e a restituire ai proprietari della prima abitazione l’imposta già versata nel 2012! L’Imu ha fatto più rumore che danni. Almeno per quanto riguarda la prima casa. E’ quanto risulta dai calcoli forniti dal Ministero dell'Economia. Con una media di 225 euro per contribuente, la nuova imposta ha colpito in modo leggero le prime abitazioni, un quarto delle quali sono risultate completamente esenti. Dalle seconde case, con una media di 663 euro, e dai fabbricati produttivi è giunto invece il grosso della raccolta che ha permesso al Tesoro di incassare 23,7 miliardi di euro!!! Il gettito corrispondente, comprensivo degli aumenti comunali sulle aliquote, è risultato pari a circa 4 miliardi di euro mentre al netto delle manovre comunali, la raccolta è stata di circa 3,4 miliardi. Nel 2007, ultimo anno di applicazione dell'Ici sulle abitazioni principali, il gettito era stato di circa 3,3 miliardi. L'imposta che secondo alcuni avrebbe affossato l'edilizia, distrutto posti di lavoro, annientato le compravendite immobiliari, si è rivelata quindi sulla prima abitazione appena più cara della vecchia Ici. L'oggetto principale del contendere della campagna elettorale, in pratica, è una "bufala", tanto più che l'imposta è stata davvero progressiva. Vediamo come la maggior parte dei contribuenti ha pagato meno di 300 euro. Allo stesso tempo le maggiori rendite catastali e quindi il prelievo più alto corrisponde ai redditi maggiori. Naturalmente ciò non significa che alcuni contribuenti abbiano pagato troppo - a causa di rendite catastali sballate o di aliquote comunali portate ai massimi - ma in generale si può affermare che la distribuzione dell'imposta è stata equa.
Imu attività produttive. Semmai il vero problema è quello che si abbatte sulle attività produttive, con la forte penalizzazione di capannoni, laboratori e fabbricati. Le imprese hanno versato un gettito Imu pari a circa 6,3 miliardi di euro, con un importo medio di 9.313 euro. Le persone fisiche che hanno versato l'Imu su altri fabbricati sono circa 15,3 milioni, con un importo medio di versamento di 736 euro, mentre i soggetti diversi dalle persone fisiche (imprese, società di capitali, enti commerciali e non) superano di poco le 700 mila unità con un importo medio di versamento pari a 9.313 euro. Secondo la Cgia di Mestre questi dati evidenziano come la stangata dell'imposta abbia colpito soprattutto le categorie economiche: "Dato che il gettito della prima casa finisce interamente nelle casse dei comuni, c'è la possibilità che, a fronte di questo mancato gettito, molti sindaci si rifacciano aumentando le aliquote sui capannoni. Uno scenario che dobbiamo assolutamente scongiurare visto che, rispetto a quando si pagava l'Ici, le imprese hanno subito con l'Imu un aggravio medio fino al 154%".
Imu sui terreni e fabbricati rurali. Dai terreni l'imposta ha riscosso, invece, 628 milioni di euro ed è stata versata da circa 3 milioni di contribuenti con valore medio di versamento di 209 euro. L’Imu sulle aree fabbricabili ha quasi toccato 1 miliardo di euro ed è stata versata da circa 1,5 milioni di contribuenti con un importo medio intorno a 680 euro. L’Imu sui fabbricati rurali e strumentali, infine, è stata versata da poco meno di 300.000 contribuenti con un importo medio dei versamenti di circa 217 euro per un totale di circa 64 milioni di euro.
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