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In 30 minuti

Creato il 19 giugno 2012 da Simone D'Angelo @SimonDangel
In 30 minuti

Un nuovo test a basso costo diagnostica in modo tempestivo la malaria

Ogni anno sono 243 milioni i nuovi casi di malaria segnalati dall’Organizzazione mondiale della sanità, con quasi 1 milione di morti, per lo più bambini africani. Sintomi non specifici come la febbre e la mancanza di strumenti diagnostici rapidi ed efficienti portano talvolta i sanitari a preferire trattamenti antimalarici presuntivi, aumentando il rischio di mortalità. Questi i motivi che hanno portato alcuni ricercatori italiani, spagnoli e israeliani a mettere a punto un nuovo approccio diagnostico più veloce, portatile e a basso costo.

«Il nuovo sistema discrimina le cellule infette da quelle sane, usando la tecnica “speckle sensing microscopy“, che si basa sull’osservazione del diverso comportamento delle membrane dei globuli rossi malati, più rigide, rispetto a quelli sani, al passaggio di un raggio laser inclinato», spiega Dan Cojoc, uno degli studiosi. «In soli 30 minuti il test consente non solo una diagnosi tempestiva della malaria, consentendo alte probabilità di successo grazie alle terapie salvavita, ma anche di ridurre eventuali prescrizioni terapeutiche errate e spesso pericolose. Inoltre questa tecnica è più sicura per l’operatore che non entra in contatto con il sangue del paziente ed è accessibile anche a personale non qualificato».

«Al momento nei centri medici africani ci vogliono 8 – 10 ore prima di sapere se il parassita si è insediato nell’organismo e ha infettato i globuli rossi del paziente», prosegue Cojoc. «La tecnica standard della microscopia ottica “Giemsa”, che analizza uno striscio di sangue colorato su vetrino, è caratterizzata da un’alta sensibilità e specificità ma comporta ingenti costi sia per le attrezzature sia per la formazione del personale. Inoltre è difficile trasportarla e installarla fuori dall’ospedale».

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