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In attesa della nuova serie, "The Following" debutta dalla prima puntata su Top Crime

Creato il 30 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
In attesa della nuova serie, In America si contano attualmente 300 serial-killer. E se fossero tutti linkati, se esistesse una rete di collegamento tra di loro, se il loro istinto omicida fosse condiviso? E se usassero Internet e i social network per mandarsi messaggi, codici cifrati, dettagli, alimentando "followers" e "mi piace"?
La prima stagione "THE FOLLOWING" debutta su Top Crime giovedì 30 gennaio in prima serata.
TRAMAL'ex agente dell'F.B.I. Ryan Hardy (interpetrato da Kevin Bacon, al suo debutto seriale) viene richiamato all'indagine dopo l'evasione di Joe Carroll (James Purefoy), il diabolico serial-killer che aveva arrestato 9 anni prima dopo l'uccisione di 14 studentesse in un'università della Virginia dove insegnava letteratura con la passione per Edgar Allan Poe.Esperto nell'analisi dei profili psicologici, Hardy si getta sulle tracce dell'assassino che nel frattempo ha iniziato a utilizzare i social network per alimentare una sorta di macabro culto degli omicidi seriali, una rete di killer che rischia di espandersi in tutto il Paese...Hardy conosce Carroll come nessuno. Lo ha seguito, studiato, e lui gli è entrato dentro. Forse lo ha svuotato. Il duello forse più intellettuale che fisico l'ha sfinito. La nuova caccia diventa una sorta di redenzione.Per fermare Carroll e arginare la sua furia omicida, il detective si fa affiancare dagli agenti Debra Parker (Annie Parisse) e il giovane Mike Weston (Shawn Ashmore).Natalie Zea interpreta Claire Matthews, la donna contesa da Hardy e Carroll in una...sfida nella sfida.
DALL'IDEATORE DI "SCREAM", "THE VAMPIRE DIARIES", "DAWSON'S CREEK"Definito in partenza uno "psychological drama", il serial vanta la firma da ideatore e produttore di Kevin Williamson, già dietro i successi di serie tv come The Vampire Diaries e Dawson's Creek nonché di film thriller di culto come la saga di Scream. Uno degli autori più appassionati di metalinguaggio del piccolo schermo americano - solo nella puntata pilota di Dawson's Creek si sono contate 46 citazioni cinematografiche tra Psycho, Il mostro della Laguna Nera e l'auto-riferimento a Scream - Williamson ha promesso di mettere in scena "una storia che vi terrà inchiodata alla poltrona nonostante i sobbalzi".
BACON RINUNCIA ALLA SUA RESISTENZA AL PICCOLO SCHERMOBacon, al suo esordio assoluto in un telefilm, ha rinunciato per l'occasione alla storica resistenza al piccolo schermo: "Aspettavo da tempo un progetto interessante e questo rientra nella mia passione per le storie in bilico tra la vita e la morte...".Si dice che Bacon abbia comunque imposto un limite di 15 puntate per la prima stagione, per poter proseguire nelle pause la propria carriera cinematografica. Tanto per dire, nel 2013 l'attore è stato nelle sale con due film: Skum Rocks!, sorta di Rock of Ages indipendente con la voce narrante di Alice Cooper, e RIPD, pellicola "ai confini della realtà" in cui il nostro affianca Jeff Bridges e Ryan Reynolds nei panni di un poliziotto che torna in vita per scoprire chi l'ha ucciso.
LA SERIE PIU' ATTESA DEL 2013Ancor prima di partire, la serie è stata eletta "la più attesa del 2013", oltre che dalla stampa americana all'unisono, da un sondaggio tra gli oltre 1000 iscritti dell'Accademia dei Telefilm su Facebook (tanto per rimanere in tema social...).Oltre a Williamson, la serie è prodotta da Marcos Siega. Tra le guest-star si fa notare Maggie Grace di Lost. John Frizzell compone la colonna sonora. Le riprese sono avvenute ad Atlanta.
LE RECENSIONI AMERICANE-"The Following supera i predecessori, sostituendosi velocemente nell'immaginario a Il Silenzio degli Innocenti" (Ken Tucker, "Entertainment Weekly").-"The Following è estremamente ben fatto e straordinariamente cinematografico" (Brian Lowry, "Variety").-"E' intelligente e scioccante" (Tom Gliatto, "People").-"E' difficile spegnere la televisione e ancora più difficile continuare a guardare, questo perché le atmosfere di 'The Following' sono davvero cupe e la trama incessantemente paurosa. 'The Following' offre una ben più salutare descrizione della violenza rispetto a ciò che fanno le tante serie che utilizzano lo humor e la comicità per mitigare l'orrore, banalizzando così il tutto" (Alessandra Stanley, "The New York Times").

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