Umberto è un italiano pieno di sogni che scopre il Brasile, la città di Paraty e da un centro TIM arriva ad aprire, insieme a un altro italiano, un locale che parla della sua e della nostra Italia.
Ecco la favola di VIVA LA PIZZA e di Umberto.
Chi è Umberto e come comincia la sua avventura?
Sono Romano, ho 45 anni. I miei genitori sono della provincia di Benevento. Sono cresciuto in un quartiere di periferia quando si giocava a pallone per strada. Appassionato di
calcio (romanista), buone letture, buona musica, viaggi. Appena ho cominciato a guadagnare ho cominciato a spendere per viaggiare. Ho fatto il grafico per 18 anni, ogni anno un viaggio in un posto diverso fino a scoprire il Brasile.
Perché il brasile? Parlaci della tua città, di come ti sei integrato e degli eventi a cui sei legato.
E' stato nel 2000, un viaggio breve da cui sono tornato con una nuova passione. Il Brasile appunto, con la sua cultura, la natura, le belle donne. Ci sono tornato tutti gli anni e contemporaneamente ho fatto mille amicizie, ho imparato il portoghese, ho scoperto autori, musicisti, registi.
E ho trovato anche l'amore per una donna speciale, brasiliana che viveva a Roma. Una storia d'amore intensa e marcante che mi ha portato a trasferirmi in Brasile per costruire quello che ancora considero il progetto più ambizioso per un uomo. Una famiglia. Per famiglia intendo una compagna, una casa, dei figli, relazioni sociali e quant'altro.
Ho abitato per un anno a Rio de Janeiro ma la meta finale era Paraty, l'ultima città dello stato di Rio prima del confine con lo stato di San Paolo. Il Brasile è un paese accogliente, ci si confonde facilmente con la gente del posto. Allo stesso tempo è un paese con un forte orgoglio nazionale e questo ti fa sentire sempre un po' straniero. Ed è un ricco paese del terzo mondo che convive col complesso dello straniero: se sei "gringo" sei pieno di soldi (nel primo mondo i soldi crescono sugli alberi), quindi è giusto che per te sia tutto più caro e più complicato. Questo finché non gli dimostri che la sai lunga almeno quanto loro, che non ti guadagni la loro fiducia, il rispetto.
Paraty, la città dove vivo attualmente, è un posto affascinante. Una combinazione di cultura e natura, un contrasto continuo tra antico e moderno, una continua contraddizione tra provincialismo e nuove tendenze. E' una città storica, perla dell'architettura coloniale, sede della più importante fiera letteraria del Brasile, la FLIP che si tiene tutti gli anni nella prima settimana di luglio. Ma anche sede della festa della Pinga, la cachaça, distillato di canna da zucchero che è l'ingrediente principale della caipirinha, il più famoso cocktail brasiliano. Qui si producono alcune delle migliori cachaças del paese. Ci sono altri eventi minori: festival di jazz, di cinema, di teatro. E c'è il Carnevale.
Da un centro TIM a un locale, ma come si fa?
Il centro TIM è stata la mia prima attività, una scelta casuale, un inizio brillante e poi tanti problemi. Perché la tecnologia qui in provincia arriva con difficoltà. Durante poco più di un anno ho fatto tanta esperienza, ho conosciuto tante persone e mi sono fatto conoscere e questo è stato fondamentale per superare le difficoltà. Perché dopo un anno il centro TIM era finito ed era finito anche il mio grande amore. Quindi ho dovuto ricominciare da zero.
E il tuo socio? Che ci dici su di lui?
Qualche mese prima, durante una gara di cocktails organizzata per la festa della Pinga, avevo conosciuto Mauro. Lui era concorrente ed io uno degli sponsor del concorso. Mauro è italiano di Bisceglie ma ha vissuto a Milano e poi a Rimini dove gestiva una gelateria. Vive a Paraty da dieci anni e qui aveva continuato la sua attività creando la gelateria il Miracolo nella piazza principale del paese che è stata un successo, segnalata addirittura dalla Lonely Planet.
Finita l'esperienza della gelateria Mauro era in cerca di un posto per creare qualcos'altro. Finita la mia bella storia io avevo un posto (il negozio TIM) e tanta voglia di ricominciare. Il negozio era troppo piccolo ma io e Mauro troppo testardi e siamo riusciti ad aprire una pizzeria al taglio rivoluzionando un angolo di Paraty.
Qual è la vostra proposta gastronomica? Cosa trova chi viene a trovarvi?
Alla gente del posto la nostra proposta è piaciuta: la pizza al taglio qui è stata una novità e la nostra politica di prezzi per tutti (non solo per i turisti) ancora di più. Pian piano abbiamo aggiunto caffetteria, succhi di frutta naturali, birra alla spina artigianale, pane italiano, focaccia barese. Viva la Pizza è diventato un punto di riferimento, lo spazio è diventato troppo piccolo. Sei mesi dopo l'apertura si è liberato il negozio accanto al nostro ed è stata l'occasione per ingrandirci. Ora abbiamo un Bar stupendo (caffè, cappuccino, cornetti, cocktail, anche il limoncello fatto da noi!), oltre alla pizza al taglio facciamo piadina romagnola, cassoni, primi piatti, torte, pizza al piatto. Tutto quello che si consuma a Viva La Pizza è prodotto da noi, in modo artigianale, seguendo ricette tradizionali italiane. La gente continua a premiarci e noi continuiamo a crescere.
Sei tornato in Italia dopo un bel po' come la vedi?
Questa storia mi ha portato a stare lontano dall'Italia, da Roma, per circa tre anni. Sono tornato a maggio e non
nascondo che la voglia di rivedere la famiglia, gli amici, la mia città era pari all'inquietudine. Tre anni sono tanti, le
notizie che arrivano tramite i media o gli occasionali viaggiatori (Paraty non è una meta molto frequentata dai turisti italiani) non molto rassicuranti, il distacco dagli amici malgrado internet è inevitabile. Bene, la mia vacanza italiana è stata positiva: famiglia e amici come se non fossi mai andato via, Roma un po' sottotono. Segno della crisi, dei tempi incerti. Ho notato una sfumatura di pessimismo nelle persone che prima non c'era.
Un saluto?
Grazie a tutti e veniteci a trovare!
VIVA LA PIZZA
Avenida Roberto Silveira, 360
23970000 Paraty (RJ) - Brasil
Tel.: +55 24 33713008
Cell.: +55 24 98169221
[email protected]
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