Magazine Diario personale

In città ad Agosto.

Da Sayuko
Oggi sono la padrona del piano e per questo ho voluto cercare di fare le cose con calma, ove possibile.
Da quando la città ha iniziato a svuotarsi sto cercando di godermi ogni angolo, ogni vietta deserta e ogni attraversamento pedonale "sicuro" anche quando non sei sulle strisce.
Così, da settimana scorsa, ho abbandonato la metro (complice l'orario estivo e le sue corse ridotte) e ho deciso di fare il pezzetto di strada che separa la stazione dall'ufficio a piedi.
Mi godo la città da una diversa prospettiva, con quella calma e rilassatezza che solo nel mese di Agosto sa avere.
La sua bellezza, il sole caldo che la illumina e ti illumina. I turisti che si affollano davanti a piazza Castello. I rumori che sembrano tutti attutiti, quasi fossimo davvero in un'altra città.
Il che non significa che non ci sia nessuno, che siano tutti partiti: no, le persone ci sono, eccome, però è come se fossero state tutte contagiate da questa lentezza, quasi pigrizia, che scandisce la giornata.
Il caffe' del mattino diventa più lungo e assaporato con più gusto, magari all'aperto, di fronte al quotidiano per essere aggiornati sulle ultime notizie e con una leggera brezza a tenerti compagnia.
In città ad Agosto.
Il pranzo attorniato da lavoratori come te e turisti, che ti sembra comunque di stare in vacanza perchè riesci a prenderti i tuoi spazi e tempi in un locale che non è mai affollato, in cui parli e senti quello che gli altri ti dicono e le parole non si disperdono nel vociare in sottofondo.
Cammini per la strada e ti senti tranquilla, in pace, in quel silenzio e in quella compostezza con cui le persone attorno a te camminano senza essere in affanno, per godere dell'ultimo secondo di aria prima di chiudersi di nuovo in ufficio.
I negozi in cui riesci a chiedere ciò che vuoi senza che ci sia la corsa per accaparrarsi la ragazza libera e tenerla impegnata con le tue mille domande mentre non riesci nemmeno a girarti in quel poco spazio a tua disposizione.
E poi, un profumo. Spruzzato per caso ma che persiste, dopo due ore, sul tuo polso. E ti senti bene, perchè anche se non hai fatto nulla di particolare, hai vissuto, hai respirato, hai camminato, hai guardato e hai visto, hai sentito, hai sfruttato quell'ora di pausa in toto.
Durante tutto l'anno siamo sempre occupati in mille corse. Per raggiungere in fretta la stazione e non perdere il treno, per non rimanere bloccati nel traffico, per non perdere troppo tempo, per finire in fretta un progetto e passare subito a quello successivo, per fare la spesa e le commissioni d'uopo, per far incastrare gli orari e le esigenze di tutti.
Ma ad Agosto, anche in città, riusciamo a prenderci i nostri spazi e quella che fino a poco tempo prima veniva vista come un insieme caotico e frenetico di persone, macchine, moto etc.., ora sembra ritornare a misura d'uomo.
Ed è bella.
In città ad Agosto. In città ad Agosto.  Fonti: Pinterest, Bing

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