Ogni tradizione culinaria ha la sua selezione di erbe aromatiche e quella della cucina italiana è particolarmente ricca e variegata. Va ricordato che le erbe aromatiche non sono solo degli insaporitori ma sono anche dei veri e propri medicinali naturali, ed è pertanto utile conoscere le loro proprietà organolettiche oltre che il loro sapore.
Caratteristiche che ultimamente hanno dato vita ad un crescente interesse nei confronti del settore di mercato da parte di agricoltori o aspiranti tali sempre più propensi a avviare un’attività o un vivaio per coltivare e vendere le piante aromatiche. Corsi, guide, formazione online come quelli dell’Associazione Fitoterapia, della Fippo (Associazione Italiana Produttori Piante Officinali) o Crea Impresa, finalizzati a favorire la creazione di vivai e coltivazioni “personalizzate”.
Le erbe aromatiche più utilizzate
Una delle erbe aromatiche più utilizzate nella cucina italiana è il basilico. Il suo profumo e il sapore tipicamente mediterraneo vengono utilizzati soprattutto con la mozzarella e le salse a base di pomodoro, ma questa profumatissima pianta è adatta per condire anche minestre, carni e insalate. Da utilizzare prevalentemente a fine cottura per non disperderne l’aroma, il basilico ha importanti proprietà digestive e antispasmodiche.
Altra erba aromatica molto utilizzata nella cucina italiana è il rosmarino ideale per insaporire carni, verdure, sughi e crostacei. Questa pianta, il cui nome scientifico è Rosmarinus officinalis, ha importanti proprietà digestive e stimola l’attività del fegato.