Magazine Diario personale

In cucina con Pontomedusa: il purè di patate

Creato il 09 marzo 2015 da Pontomedusa @Pontomedusa

pure_halloween

Tanto per cominciare, bisogna cuocere le patate.
Avete due opzioni:1) Il suppostone blu, il metodo classico: farle lessare per almeno un’ora, rabboccando l’acqua di tanto in tanto altrimenti si asciuga tutta e poi il fondo del pentolino si brucia e vostra madre vi grida, come accadde a me nel lontano 1995, o
2) La pillolina rossa, il metodo Pontomedusa: 7/8 minuti nel microonde, a seconda delle dimensioni delle patate, e passa la paura.

Una volta cotte, le patate devono essere sbucciate. Ancora una volta, avete due opzioni:
1) Il suppostone blu, il metodo classico: tutto parte dalla teoria che la buccia della patata sia facile da tirare via a mani nude, ma solo se la patata stessa è rovente. Il metodo classico quindi prevede che ci si ustioni, palleggiando la patata da una mano all’altra, nel tentativo di togliere la buccia. Tanto ne rimane sempre un po’ che va comunque tolta col coltello.
2) La pillolina rossa, il metodo Pontomedusa: raffreddate le patate sotto l’acqua e pelatele col coltello, tanto chi volete che lo venga a sapere?

Schiacciate le patate con una forchetta e mettetele in un pentolino con un po’ di burro. Aggiungete latte un po’ per volta fino a raggiungere la consistenza desiderata. Mettete nel piatto e mangiate!

Ora, vi chiederete: ma perché Pontomedusa nonostante tutto sceglie il suppostone blu, cioè fare il purè in casa, anziché la pillolina rossa, cioè comprare la polverina istantanea al supermercato?
Perché Pontomedusa giustifica il costo e gli additivi dei cibi pronti solo quando sono veramente istantanei, che per me significa “li butto nel microonde e dopo un tot sono pronti”. La polverina va comunque sciolta nel latte, quindi bisogna accendere il fornello, sporcare un pentolino…e allora tanto vale.

Buon appetito!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :