Le autorità egiziane hanno eseguito la condanna a morte nei confronti di sei uomini accusati di essere membri del gruppo jihadista della Provincia del Sinai, che ha giurato fedeltà allo Stato islamico, giudicati colpevoli di un attacco contro un posto militare.
Nell’attacco – verificatosi nel marzo 2014 – rimasero uccisi due ufficiali dell’esercito.
La condanna è stata eseguita nonostante le associazioni per i diritti umani chiedessero una riapertura del processo, ritenuto poco credibile. Tre dei sei accusati infatti, si trovavano in stato di detenzione all’epoca dei fatti contestati e le loro confessioni sarebbero state rese sotto tortura.
L’esecuzione è avvenuta poco dopo il pronunciamento contro l’ex presidente Mohammed Morsi, a sua volta condannato a morte assieme ad altri 100 esponenti della Fratellanza islamica per un’evasione di massa da un carcere nel 2011.
In risposta alla sentenza nei confronti di Morsi, elementi armati hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco tre giudici, e ne hanno ferito un altro, ad Arish, nel Sinai.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Il dipinto a completamento del testo è dell'artista catalano Joseph Segui