Magazine Società

“In Europa aumentano i partiti di estrema destra”

Creato il 27 novembre 2010 da Lalternativa

Abbiamo scambiato quattro chiecchiere con Michael Guet, responsabile del Consiglio d’Europa per la campagna anti-discriminazione dei rom e sinti, chiedendogli se fosse vera la notizia che in Europa ci sia una preoccupante deriva xenofoba. Leggete cosa ci ha risposto.

”C’e’ un aumento delle estreme destre in Europa, specialmente nell’unione europea. E il problema piu’ grande e’ che questi partiti hanno la possibilita’ di parlare ai media mentre le vittime di queste discriminazioni e di questi assunti razzisti, vivono nei ghetti e in zone marginali, e spesso non hanno la possibilita’ di votare o di partecipare alla vita politica del Paese”.

Per Guet, ”la soluzione e’ quella di dare ai rom e sinti la possibilita’ di esprimersi, e la campagna anti-discriminazione Dosta (che prevede alcune iniziative culturali in tutta Europa) e’ una delle possibilita’ naturalmente”. ”Poi – ha aggiunto – serve ovviamente incoraggiare e stimolare i rumeni e i sinti a partecipare nel processo elettorale. Ma non comprando voti come alcuni partiti politici stanno facendo. Bensi’ con la loro partecipzione attiva che deve avvenire proprio con le loro idee e con i loro movimenti”.

Secondo l’esponente del Consiglio d’Europa, ”in Italia c’e’ una situazione particolare, perche’ in Italia nell’ultimo decennio non si sta facendo nessuno sforzo per riconoscere i rom e i sinti come minoranza. E perche’ rispetto agli altri Paesi dell’Unione europea l’Italia non ha ancora adottato una strategia nazionale per l’integrazione dei rumeni”.

”L’Italia, cosi’ come la Francia – ha precisato Guet – considera la situazione rom solo dal punto di vista delal criminalita’ e della sicurezza. Vedono i rom solo come un problema sociale”. ”Finche’ non si affrontera’ il problema da una prospettiva generale – ha concluso Guet – dal punto di vista della loro vita nella comunita’ sociale, non si faranno passi in vanti”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :