E’ in pensione da quando aveva sette anni, per la precisione dal settembre 2002, eppure Varenne – il pluri iridato trottatore italiano – continua a guardare lontano, almeno quanto appare sul manifesto che presenta la 113° edizione di Fieracavalli, di scena a Verona dal 3 al 6 novembre.
Una delle piu’ importanti manifestazioni al mondo nel settore equestre, una “Fiera di Razza” dal 1898. La citta’ di Romeo e Giulietta ospita per tradizione una delle fiere equestri principali del mondo e s’imbelletta, di conseguenza, per quattro giorni a capitale europea dell’affascinante mondo dei cavalli.
Centomila metri quadrati di superficie espositiva, oltre 150.000 visitatori, con un’incidenza estera che si aggira attorno al 20%. Enorme l’attesa degli appassionati del settore e numerosissime le iniziative in programma nel corso della manifestazione. A cominciare dalla World Cup Fei di salto ostacoli (della cui specialita’ Verona è l’unica tappa italiana), per passare al gran gala serale HorseLyric che registra da quattro anni il tutto esaurito ed al Salone del bambino.
Ed ancora i saloni – tutti da ammirare – di ItaliaAlleva, Cavallo Spagnolo, Purosangue Arabo, Western, con gare di morfologia e finali nazionali. Inoltre tutta una serie di attività dimostrative, ludiche e didattiche, ideate per avvicinare sempre piu’ il pubblico al mondo del cavallo. Ciliegina sulla torta la partnership internazionale tra Fieracavalli ed il “World Equestrian Festival” di Aquisgrana (Aachen, in Germania), città tedesca al confine con Belgio e Olanda, la quale ospita ogni luglio uno degli appuntamenti di settore più prestigiosi e storici del circuito internazionale con oltre 300 cavalieri da 26 nazioni.
Nei 300 metri quadrati di esposizione del circo tedesco fanno vetrina alcune delle migliori aziende del settore quanto ad attrezzature ed abbigliamento. In questa edizione, per la prima volta, un percorso studiato appositamente per coinvolgere il visitatore in un viaggio attraverso le tipicità e le ricchezze dei territori italiani. Esperti gastronomi si affiancheranno agli allevatori di razze autoctone per condurre il pubblico attraverso la storia del nostro stivale: dal Trentino Alto Adige al Veneto, dall’area del delta del Po alle Marche passando per il Lazio fino ad arrivare alle due isole, Sicilia e Sardegna.
Canederli e speck dell’Alto Adige, con gli Haflinger, cavalli tipici del Trentino. L’Amarone della Valpolicella e i cavalli da tiro pesante, tipici della pianura veneta. Zucca e tartufo estensi e l’esibizione dei cavalli Camargue – Delta. Le olive ascolane e il ciasculo ed i puledri del Catria. Quattrocento mq per il Lazio che porta a Verona 150 cavalli maremmani pronti a sfilare con i propri cavalieri in un excursus storico. Pecorino romano e caldarroste per l’ambito culinario.
Varenne puo’ dunque stare tranquillo. Verona Cavalli e’ un incontro di uomini, cavalli e tradizioni. Da non perdere.
Francesco Rella @Fallo Sapere




