Dopo la nostra prova estensiva ed esclusiva negli uffici di Ubisoft Toronto, abbiamo approfittato dell'E3 2013 per dare un nuovo sguardo al single player
Nell'enorme stand di Ubisoft non poteva mancare all'appello il nuovo capitolo di Splinter Cell che si avvia ormai verso la sua fase finale di polishing e ottimizzazione in vista dell'uscita del 23 agosto su PC, PlayStation 3 e Xbox 360. Presenti sullo showfloor e a porte chiuse c'erano sia la modalità competitiva Spie contro Mercenari che il multiplayer cooperativo. Visto che chi scrive aveva già provato in modo estensivo queste componenti del gioco in occasione della visita esclusiva a Ubisoft Toronto, siamo riusciti a intrufolarci nella parte più riservata dello stand per giocare in prima persona un estratto di un livello estremamente avanzato della campagna single player: addirittura lo spezzone conclusivo del penultimo livello.
Senza entrare troppo nel dettaglio per evitare spoiler, anche se la parte di gameplay era adeguatamente ripulita da qualsiasi riferimento alla storia, la missione era ambientata in una raffineria di petrolio in fiamme a causa di una esplosione: il nostro obiettivo era di riattivare il sistema anti-incendio e trovare il criminale che aveva architettato il disastro. La demo era divisa concettualmente in tre parti. All'inizio ci siamo trovati davanti ad una sezione di esplorazione: con l'incendio in corso dovevamo trovare il punto di accesso alla sala di controllo evitando crolli ed esplosioni scriptati in modo coreografico. Una volta all'interno della zona centrale dovevamo farci strada attraverso una manciata di nemici particolarmente corazzati e protetti anche da maschere a gas. Questa particolare combinazione rendeva estremamente complesso l'attacco frontale e di fatto, dopo un paio di tentativi finiti piuttosto male, ci ha obbligato a sfruttare ogni singolo gadget di Sam Fisher e procedere nel massimo dello stealth. A nostra disposizione avevamo una granata incendiaria particolarmente efficace contro gruppi di nemici, un sensore in grado di rilasciare una scarica elettrica a distanza e alcune piccole telecamere di sorveglianza. Farà quindi sicuramente piacere ai nostri lettori avere l'ennesima conferma da parte nostra che questo Blacklist si presenta come un vero ritorno al passato della serie senza trascurare però le innovazioni action e coreografiche introdotte con Conviction, il capitolo probabilmente più odiato dai fan storici della serie ma più apprezzato dal pubblico generalista. Una volta superato l'ostacolo nemico, abbiamo affrontato l'ultima parte della prova: il nostro obiettivo era di inseguire, raggiungere e fermare la mente criminale che aveva organizzato l'assalto. In questo frangente il nuovo Splinter Cell si trasformava in un vero e proprio action dove Sam poteva correre ad armi spianate falciando i pochi nemici rimasti ancora in vita e schivando gli ostacoli creati dall'ambiente ormai in via di distruzione. Le impressioni avute sul totale sono state ancora una volta piuttosto positive visto che il cambio continuo di ritmo e di situazioni sembra aver giocato a un gameplay altrimenti troppo statico e a rischio ripetitività. Concludiamo il nostro articolo con un accenno in merito all'aspetto grafico del gioco. In questa occasione la nostra prova di Splinter Cell: Blacklist si è svolta su Xbox 360 e lo stacco grafico rispetto all'edizione PC provata poco più di un mese fa è ovviamente molto evidente. Non tanto in termini di risoluzione o effetti particellari, quanto piuttosto per la qualità delle texture e una sensazione generale di sporcizia che sembra affliggere la versione per la console Microsoft. Assolutamente nulla di grave, ma probabilmente si tratta di un compromesso essenziale per mantenere il frame rate del titolo su livelli molto alti, visto che per tutta la demo non abbiamo mai incontrato incertezze sulla stabilità del numero di FPS. Scopriremo nelle prossime settimane se avremo occasione di tornare a giocare il titolo ancora una volta prima della recensione finale. Splinter Cell: Blacklist - Videoanteprima E3 2013