Quando ti
trovi in macchina, con un gran traffico, su di una corsia che ti fa
immettere in una strada principale.
Ora, io non
voglio fare la furba arrivando sino in fondo alla corsie d'immissione
e superare tutti, mi sembra un atto di prepotenza nei confronti di
chi attende in fila prima di me.
Mi organizzo........
Così provo
ad immettermi gradualmente, segnalandolo con la relativa freccia,
pensando di non fare un torto a nessuno.
Pensiero
sbagliato.
Ebbene, vi è
mai capitato che chi dovrebbe darti spazio per farti immettere nella
corsia principale non ti faccia passare e con un atto di prepotenza,
appena la fila si muove, spinge l'acceleratore guardandoti con la
coda dell'occhio come per dire “piuttosto sul mio cadavere”, come
se stessimo a gareggiare sull'isola dei famosi (non più tanto famosi
ma che ridiventeranno nuovamente famosi) per una ciotola di riso o
chissà quale altro premio.
Ma cosa vuoi
che faccia, fra qualche metro la mia corsia non esisterà più, dove
vuoi che vada?
Se avessi un
paio d'ali potrei provare a sorvolare la fila o magari fermarmi da
una parte ad aspettare che tutti i titolari del corteo principale
siano scorsi, e chissà che dalle ora quattordici io possa rientrare
a casa verso le ore venti.
O magari
addobbare la corsia d'immissione con poltrone in rattan e tavolini
affini, con lampade riscaldate d'inverno e ombrelloni parasole
d'estate, una sala lettura ed una postazione internet, in modo che
nell'attesa ci si possa distrarre.
E così
fanno in molti in questo paese dalla civiltà incivile, sino a quando
non trovi la persona comprensiva che si rende conto che tu non puoi
sostare all'infinito in quella corsie d'immissione senza lampade
riscaldanti ed ombrelloni parasole perchè rischieresti la vita.