E’ un vero e proprio business quello dei passaporti in Siria, dove funzionari corrotti del regime li falsificano dietro pagamento e un’agenzia funebre islamica con sede in Germania vende documenti dei morti ai rifugiati in fuga.
(ideastream.org)
L’ultima agghiacciante scoperta è stata fatta dalla polizia di Berlino, che ha individuato una banda dedita al traffico degli esseri umani e che vendeva a 5mila euro l’uno i passaporti di persone morte per far entrare in Germania rifugiati siriani. Coinvolta nel traffico anche un’agenzia funebre di proprietà di un cittadino siriano. Nel raid condotto a Berlino, gli agenti hanno trovato diversi passaporti, tra cui una cinquantina appartenenti a cittadini defunti di nazionalità tedesca, marocchina ed egiziana, come ha reso noto il portavoce della polizia federale Jens Schobranski.
A questo si aggiunge la corruzione interna alla Siria, dove un uomo, che si identifica come Youssef, racconta al quotidiano Asharq al-Awsat di aver “iniziato a comprare i passaporti in bianco e i timbri per il loro rinnovo da un funzionario corrotto del regime. Questi documenti non si possono distinguere da quelli emessi dal regime”. Youssef, che dice di vendere circa 30 passaporti falsi al mese al costo di 1500 dollari l’uno, si vanta anche che uno dei suoi “clienti” è riuscito con uno dei suoi documenti falsi a recarsi in Iran, fedele alleato di Damasco. “I passaporti falsi potrebbero essere letteralmente il biglietto per una miriade di famiglie per fuggire dal conflitto”, ha detto.
(ansa.it)
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