Quando c’è il sole, come ieri, Milano è bella. Ma la sua vera essenza la si coglie quando è nuvoloso, tendente alla pioggia, con quell’umidità che ti si appiccica addosso, specie sui capelli, arricciandoli e vanificando la paziente opera di lisciatura fatta alla mattina con spazzola e phon (odio la piastra ).
Oggi poi ci sono nuvole basse già nel primo pomeriggio; dappertutto quel grigiore nel quale brillano tenui le ultime luminarie natalizie in via di smantellamento. Al Duomo, lunghe file di persone si sottomettono al metal detector prima di entrare. Finite le code dovute ad Expo, sono iniziate quelle per l’Anno Santo ed il giubileo della misericordia: più che di misericordia, bisogna armarsi di santa pazienza perché l’attesa dovuta ai controlli è lunga.
Un fianco del Duomo è conteso dalle enormi pubblicità della Samsung e dell’Iphone 6, mentre l’altro lato, proprio a ridosso della parete marmorea, è affiancato da una lunga fila di servizi igienici. Ovvio che i pellegrini debbano soddisfare le proprie esigenze biologiche, ma credo che sarebbe stato opportuno trovare un’altra collocazione.
C’è grande movimento di gente: molti approfittano delle svendite, altri cambiano i regali ricevuti in occasione del Natale. La calca non ci piace, così abbiamo deciso di tornare verso verso la nostra zona e passeggiare lungo la Martesana…Passeggiata breve, l’umidità che sale dal naviglio si fa sentire, e pure il cielo si fa sempre più scuro…
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