Perché allora il ministero insiste su questa strada? Non penserete davvero che siano tutti ingenui, o che semplicemente non conoscano la realtà della scuola!
Come ho detto da 45 anni le cose vanno sempre peggio, ed attribuire tutto ciò al caso vuol dire avere una scarsa conoscenza del calcolo delle probabilità. A parer mio, e di gran parte dei docenti più anziani, l'intenzione di svilire la didattica e quindi squalificare la preparazione degli alunni è fin troppo palpabile.
Tenetelo a mente, con la scusa della lotta all'evasione (ben poco credibile) da luglio 2013 in Italia il denaro utilizzato nelle transazioni sarà per lo più moneta fittizia, virtuale, digitale, transazioni che passano attraverso il bancomat, una tessera magnetica/elettronica dotata di microchip, microchip che dovrà accompagnarci giocoforza ovunque noi vogliamo fare la spesa, e siccome il governo ormai accede anche ai nostri conti correnti (sempre con la scusa della lotta all'evasione) ogni nostra spesa può essere monitorata, controllata, dagli istituti bancari e dal governo.
[Davvero il problema del debito pubblico si risolve recuperando qualche piccola entrata mancata? Una tassa che colpisce una tantum i grossi patrimoni potrebbe servire meglio allo scopo senza aggravi di tasse per i cittadini meno abbienti ... per non parlare della questione centrale del signoraggio bancario e della sovranità monetaria]
Il famoso libro di Orwell 1984, si sta realizzando a 30 anni di distanza dalla data preconizzata nel romanzo, ed il grande fratello governativo che tutto vede e tutto ascolta è ormai quasi del tutto realizzato.
Sempre parlando di scuola guardate cosa succede in Gran Bretagna dove hanno iniziato a mettere videocamere per il riconoscimento facciale:
In questa scuola proiettata nel futuro (orwelliano) i ragazzi entrano, si fanno riconoscere dalla telecamera mettendo la propria faccia davanti al visore e digitando un codice personale segreto di 4 cifre.
I cittadini britannici sono soggetti al più elevato livello di sorveglianza elettronico del mondo, e in media un cittadino della Gran Bretagna viene registrato da qualche telecamera circa 3.000 volte la settimana, ma di questo passo ben presto tutto il mondo si adeguerà.
In Gran Bretagna troviamo telecamere a riconoscimento facciale persino nei parcheggi, vedi l'articolo Big Brother facial recognition cameras rolled NCP car parks. In tale articolo possiamo leggere la dichiarazione di un attivista per le libertà civili che afferma che persino l'FBI ha lasciato perdere la tecnologia di riconoscimento facciale dal momento che risulta inadeguata.
Se poi il sistema ha delle falle, come evidentemente accade a dispetto delle dichiarazioni rassicuranti della aziende che vendono tali tecnologie, un innocente può passare per ladro ed un ladro può farla franca. Ci troviamo quindi di fronte ad uno scenario quasi identico a quello previsto dal visionario Philip Dick nel suo libro Minority Report dal quale è stato tratto l'omonimo film.
I governi stanno costruendo un mondo fatto di tessere magnetiche personali (sempre più spesso con microchip incorporato, come il bancomat o la nuova tessera sanitaria), di telefonini e i-pad e computer collegati al web senza fili. Collegamenti senza fili ... alunni sempre meno colti e sempre meno consapevoli ma sempre più connessi in rete, sempre più attaccati al monitor anche per imparare, per studiare. Vi ricorda niente?
Di pari passo abbiamo una continua espansione del "target" cui è rivolto il microchip: quel microscopico sensore elettronico è ormai impiantato in quasi ogni animale di compagnia (cani e gatti) e in molti animali da fattoria, mentre accompagna l'uomo attraverso bancomat, carta di credito, tessera sanitaria etc ... In molti esseri umani il microchip è stato già inserito con ogni sorta di scusa (nei soldati per scopi militari, per esempio monitoraggio di alcuni tipi di malati, per cronometrare gli atleti nelle gare sportive, e persino nelle pillole).
L'uomo di domani: più forte con il cervello on line e una vita lunghissima. in futuro saremo senza difetti. O quasi. Questo è il frontespizio di una nota rivista italiana
Persino sui libri di testo scolastici troviamo propagandata questa procedura, che viene definita sicura e affidabile (qui sotto la scansione del libro in questione):
Sicurezza sotto la pelle? Andateglielo a raccontare ai cani che sono morti di tumore o di altra malattia causata dall'impianto del microchip.
Sicurezza? Se è stato dimostrato che il microchip è clonabile come qualsiasi altro dispositivo similare dove sta la sicurezza?
Il microchip sarebbe conveniente? Queste parole si scontrano con una realtà ben peggiore, coi risvolti più inquietanti dell'applicazione del microchip:
1) nei microchip è già implementabile la funzione che permette di uccidere a distanza
2) i microchip sono stati più volte impiantati a forza e contro la loro volontà in vere e proprie cavie viventi che sono state vittime di torture inimmaginabili causate dall'uso di simili dispositivi, vedi il caso di Paolo Dorigo, documentato in questo servizio.
A questo punto chi vuole può collegare tra di loro tutti questi indizi in un disegno organico, chi non vuole può ostinarsi a non credere, come negli anni 30 del secolo scorso gli ebrei residenti in Germania si ostinarono a non credere che Hitler potesse davvero attuare quanto da lui descritto nel "Mein Kapf"; un'ostinazione che li portò dritti ai campi di lavoro tristemente noti come Lager, da cui in molti non uscirono vivi.
Se non vuoi che l'umanità sia ridotta in schiavitù da queste tecnologie lotta per la sua libertà diffondendo con ogni mezzo questo articolo.
Per ulteriori approfondimenti leggi l'articolo: alcune scomode verità sui microchip impiantabili.