Dopo due anni e otto mesi in terra latina sono tornato in Italia per quindici giorni. Prima della partenza ero piuttosto emozionato, nervoso e un po' impaurito; non ero mai tornato a casa dopo tanto tempo. Certo è stata una bella esperienza rivedere luoghi e persone care. Ho passeggiato per le vie della mia città natale, osservando case e negozi, libero da preoccupazioni esistenziali, ed è stato come esplorare un ambiente nuovo. Se dovessi riportare qui tutti i pensieri e le annotazioni di quelle lunghe passeggiate, questo post, diventerebbe insostenibilmente lungo; così taglierò, sintetizzerò al massimo le mie osservazioni.
Commenti sparsi delle persone nel rivedermi dopo due anni e otto mesi:
“Ti vedo in forma!” “Hai le spalle più ampie” “Sei diventato biondo o ti sei tinto i capelli?” “Non sei cambiato molto” “Non sei cambiato per niente.” “Chi saresti, tu?” “Davvero, lavori in una università? Però!!!” “Se sei un forestale e dai lezione di italiano, lavori per un'istituzione poco seria.” “E' pericoloso il Messico?” “E sono vere tutte quelle storie sui narco trafficanti?” “Perché non ti sposi?” “Rimarrai là tutta la vita?” “Se ci fosse un'occasione anche per me, ti raggiungerei.” “Tutto sommato credo che in Messico tu non sia molto felice.”
Cose belle osservate in giro.
- Architettura. Se vi muovete veloci, a testa bassa, pensando ai mille problemi quotidiani non ve ne accorgerete, ma l'Italia possiede edifici meravigliosi, piazze magnifiche e proporzioni perfette.
- Storia. Mura romane, fortificazioni medievali, chiese barocche. Passeggiare fra i vestigi del passato apre un'orizzonte storico temporale affascinante.
- Parco macchine. A viverci non lo si nota, ma sulle strade italiane circolano auto moderne, pulite e ben tenute a differenza del Messico sulle cui strade troverete tutti i modelli dal 1950 fino ai giorni nostri.
- Qualità dei prodotti. Un'altra piccola grande emozione è stata guardare i prodotti in vetrina: scarpe, vestiti, oggetti per la casa, fiori, quadri, mobili antichi, insegne discrete. Quanto amore per i dettagli, per l'eleganza, per la qualità.
- Acqua. Se per qualche tempo vivrete in un ambiente arido, al vostro ritorno, apprezzerete ancora di più i prati verdi, gli alberi alti, e i ruscelli di montagna. E' davvero bello poter bere l'acqua del rubinetto o chinarsi su una fontanella.
- Uguaglianza sociale. E' vero anche in Italia esistono i ricchi e i poveri, tuttavia, osservando le case, si nota che la maggioranza della popolazione non sta male. Chi ha problemi economici in Messico invece vive in una pericolante bicocca di mattoni grezzi senza acqua ed elettricità, ignorato dalle istituzioni.
- Raccolta differenziata. Sono rimasto stupito dall'organizzazione della raccolta differenziata. Non ho dati oggettivi alla mano però credo che ci siano stati progressi importanti!
- Servizio clienti. Scarsetto nei negozi, pessimo nelle istituzioni pubbliche. L'impressione generale è che i clienti siano considerati dei fastidiosi rompi palle. Chi ha lavora con il pubblico venga a farsi un giro in Messico, conosca la gentilezza latina. Non sapete quanto un sorriso e una parola gentile migliorino l'immagine dell'azienda.
- Politica. Ho guardato qualche trasmissione televisiva. Non ci ho capito molto fra falchi, colombe e pitonesse. Credo che l'Italia delle mille campane sia piuttosto difficile da governare e questo eterno show, abbatte il morale della popolazione che non vede all'orizzonte ombre di cambiamenti.
- Mondo del lavoro. Parlando con i miei amici ho scoperto che le cose non sono cambiate; il mondo del lavoro, soprattutto per i giovani, è ingessato da leggi e dalla mentalità dei “senior”.
- Scarsità di pensiero fresco. C'è abbondanza di giovani creativi e di buona volontà ma ho avuto l'impressione che alcuni stiano semplicemente a vedere cosa cade dal cielo, sperando che i tempi dell'abbondanza ritornino per opera di qualche strano sortilegio.
Adesso però, bisogna guardare avanti! Il Messico ha orizzonti profondi che, alla riflessione fine a se stessa, suggeriscono l'azione.
In bocca al lupo a tutti!