L'Italia è agli ultimi posti in Europa in tante classifiche, che vanno dalle buste paga più magre del Vecchio continente alla qualità della vita più scarsa dell’eurozona! Ma vedere il Belpaese fanalino di coda per ''povertà di futuro'' di bambini e adolescenti, deprivati di opportunità, prospettive e competenze è davvero troppo! Eppure tanto emerge dal lancio della campagna “Allarme Infanzia” con la quale Save the Children ha diffuso una nuova ricerca secondo la quale il 25% degli adolescenti italiani pensa che il proprio futuro sarà più difficile rispetto a quello dei propri genitori e 1 ragazzo su 4 (il 23%) pensa o spera di andare all’estero per assicurarsi un’opportunità. L’80% delle famiglie italiane dichiara di aver fatto delle rinunce a causa della crisi per il 69% si tratta delle spese per il tempo libero - cinema, discoteca, pizza con gli amici – (secondo i genitori ben l’86%), per il 68% è l’acquisto di vestiti, scarpe e accessori (75% per i genitori). Ma la crisi limita anche importanti opportunità educative e di crescita: per il 35% l’iscrizione ad attività sportive e ricreative (45% dei genitori), seguito dalla partecipazione alle gite scolastiche (22%, dato speculare anche per i genitori) e dall’acquisto di libri il 12% (23% per i genitori). E aumentano anche le disuguaglianze per l’accesso all’università: il 30% dei genitori non ce la fa a pagare la retta dei figli. Tra le famiglie in difficoltà in Italia, 6 famiglie su 10 hanno deciso di non chiedere aiuti esterni (e, quindi presumibilmente di prelevare dai risparmi, oppure di smettere di risparmiare), tra le altre, i nonni restano la prima risorsa per chiedere e ottenere un sostegno (29% dei genitori). Per il 41% di madri e padri gli aiuti economici diretti alle famiglia dovrebbero essere la più urgente misura ‘anti-crisi’ del governo.
“E’ un vero e proprio ‘furto di futuro’ quello in corso ai danni dei bambini, adolescenti e giovani che vivono in Italia. La povertà, nelle sue varie forme - sociale, economica, d’istruzione, di lavoro - li sta colpendo come non mai derubandoli di prospettive ed opportunità. E con il futuro di chi è giovane oggi, si sta disintegrando il futuro dell’Italia tutta. Occorre dare l’allarme”, è il drammatico scenario che emerge dal nuovo dossier di Save the Children!
Quattro le principali e più pesanti “ruberie” commesse a spese del nostro ben poco considerato “giovane capitale umano”: il taglio dei fondi per minori e famiglia – con l’Italia al 18esimo posto nell’ Europa dei 27 per spesa per l’infanzia e famiglia, pari all’1,1% del Pil; la mancanza di risorse indispensabili per una vita dignitosa – dunque “furto” di cibo, vestiti, vacanze, sport, libri, mensa e rette scolastiche e universitarie: quasi il 29% di bambini sotto i 6 anni, pari a 950.000 circa - vive ai limiti della povertà tanto che il nostro paese è al 21esimo posto in Europa per rischio povertà ed esclusione sociale fra i minori 0-6 anni, e il 23,7% vive in stato di deprivazione materiale; il furto d’istruzione: Italia 22esima per giovani con basso livello d’istruzione – il 28,7% tra i 25 e i 34 anni (1 su 4), per dispersione scolastica, pari al 18,2% di under 25; (1 su 5); Italia all’ultimo posto per tasso di laureati, il 20% dei giovani fra 30 e 34 anni, pari a 760.000; furto di lavoro: i giovani disoccupati sono il 38, 4% degli under 25, il quarto peggior risultato a livello europeo mentre i NEET (giovani che non lavorano e non sono in formazione) sono 3 milioni e 200.000 e posizionano il nostro paese al 25esimo posto su 27. E il governo italiano delle "larghe intese" cosa fa mentre il Paese affonda nella povertà e nell’indigenza? Non solo rimanda decisioni e provvedimenti di estrema urgenza, ma si perde in calcoli elettorali e studia nuovi balzelli per ripianare debiti che non hanno contratto i cittadini, ma l'intera classe dirigente di un Paese depredato in tutte le sue risorse!
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L'Italia è agli ultimi posti in Europa in tante classifiche, che vanno dalle buste paga più magre del Vecchio continente alla qualità della vita più scarsa dell’eurozona! Ma vedere il Belpaese fanalino di coda per ''povertà di futuro'' di bambini e adolescenti, deprivati di opportunità, prospettive e competenze è davvero troppo! Eppure tanto emerge dal lancio della campagna “Allarme Infanzia” con la quale Save the Children ha diffuso una nuova ricerca secondo la quale il 25% degli adolescenti italiani pensa che il proprio futuro sarà più difficile rispetto a quello dei propri genitori e 1 ragazzo su 4 (il 23%) pensa o spera di andare all’estero per assicurarsi un’opportunità. L’80% delle famiglie italiane dichiara di aver fatto delle rinunce a causa della crisi per il 69% si tratta delle spese per il tempo libero - cinema, discoteca, pizza con gli amici – (secondo i genitori ben l’86%), per il 68% è l’acquisto di vestiti, scarpe e accessori (75% per i genitori). Ma la crisi limita anche importanti opportunità educative e di crescita: per il 35% l’iscrizione ad attività sportive e ricreative (45% dei genitori), seguito dalla partecipazione alle gite scolastiche (22%, dato speculare anche per i genitori) e dall’acquisto di libri il 12% (23% per i genitori). E aumentano anche le disuguaglianze per l’accesso all’università: il 30% dei genitori non ce la fa a pagare la retta dei figli. Tra le famiglie in difficoltà in Italia, 6 famiglie su 10 hanno deciso di non chiedere aiuti esterni (e, quindi presumibilmente di prelevare dai risparmi, oppure di smettere di risparmiare), tra le altre, i nonni restano la prima risorsa per chiedere e ottenere un sostegno (29% dei genitori). Per il 41% di madri e padri gli aiuti economici diretti alle famiglia dovrebbero essere la più urgente misura ‘anti-crisi’ del governo.
“E’ un vero e proprio ‘furto di futuro’ quello in corso ai danni dei bambini, adolescenti e giovani che vivono in Italia. La povertà, nelle sue varie forme - sociale, economica, d’istruzione, di lavoro - li sta colpendo come non mai derubandoli di prospettive ed opportunità. E con il futuro di chi è giovane oggi, si sta disintegrando il futuro dell’Italia tutta. Occorre dare l’allarme”, è il drammatico scenario che emerge dal nuovo dossier di Save the Children!
Quattro le principali e più pesanti “ruberie” commesse a spese del nostro ben poco considerato “giovane capitale umano”: il taglio dei fondi per minori e famiglia – con l’Italia al 18esimo posto nell’ Europa dei 27 per spesa per l’infanzia e famiglia, pari all’1,1% del Pil; la mancanza di risorse indispensabili per una vita dignitosa – dunque “furto” di cibo, vestiti, vacanze, sport, libri, mensa e rette scolastiche e universitarie: quasi il 29% di bambini sotto i 6 anni, pari a 950.000 circa - vive ai limiti della povertà tanto che il nostro paese è al 21esimo posto in Europa per rischio povertà ed esclusione sociale fra i minori 0-6 anni, e il 23,7% vive in stato di deprivazione materiale; il furto d’istruzione: Italia 22esima per giovani con basso livello d’istruzione – il 28,7% tra i 25 e i 34 anni (1 su 4), per dispersione scolastica, pari al 18,2% di under 25; (1 su 5); Italia all’ultimo posto per tasso di laureati, il 20% dei giovani fra 30 e 34 anni, pari a 760.000; furto di lavoro: i giovani disoccupati sono il 38, 4% degli under 25, il quarto peggior risultato a livello europeo mentre i NEET (giovani che non lavorano e non sono in formazione) sono 3 milioni e 200.000 e posizionano il nostro paese al 25esimo posto su 27. E il governo italiano delle "larghe intese" cosa fa mentre il Paese affonda nella povertà e nell’indigenza? Non solo rimanda decisioni e provvedimenti di estrema urgenza, ma si perde in calcoli elettorali e studia nuovi balzelli per ripianare debiti che non hanno contratto i cittadini, ma l'intera classe dirigente di un Paese depredato in tutte le sue risorse!
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