In questo ambito rientra il lavoro delle istituzioni di microfinanza (di cui la principale componente è il microcredito), che, nate come un movimento non profit per risollevare le persone dalla povertà, in Kenya si è trasformato in opportunità di business per le banche commerciali.
Gestire la microfinanza per un istituto di credito può essere, tuttavia, un affare complicato. Tra le maggiori difficoltà c’è da considerare che rispetto ad un prestito bancario commerciale, un microcredito è minuscolo e il profitto su ogni prestito è piccolo o inesistente. È per questo che si punta sui grandi numeri di potenziali clienti. Secondo alcune stime, infatti, c’è un mercato pari al 35 per cento della popolazione del Kenya che è ancora da servire e bancarizzare.
Interessanti sono le soluzioni trovate per servire nuovi segmenti di clienti con efficienza e profitto. Nelle aree urbane, buona parte dei nuovi clienti può contare sulle reti di filiali, ma nelle zone rurali il costo della tradizionale presenza fisica è proibitivo. I servizi finanziari mobili sono sempre più diffusi, sebbene molti di essi non offrano soluzioni valide per tutti i tipi di servizi. Per estendere la copertura con nuove proposte, le banche al dettaglio stanno esplorando delle soluzioni per abbassare i costi della distribuzione dei prodotti bancari e delle transazioni.
La Equity Bank kenyota, per esempio, lanciata nel 2004 con un’attenzione particolare per le comunità e la microfinanza, rappresenta oggi una delle banche più redditizie ed efficienti che operano nel Paese e concentra la metà dei kenioti bancarizzati, pari a 6,7 milioni di clienti a fine 2011.
La banca gestisce filiali tradizionali che servono le principali aree urbane e filiali mobili installate su furgoncini che si recano presso le comunità rurali, di norma per un giorno a settimana, dove ancora non è possibile creare una filiale permanente. Il personale della banca è inoltre presente con degli stand nei mercati e in luoghi simili, dove fornisce informazioni di base su questioni finanziarie. Equity Bank ha creato un’alleanza ulteriore con la compagnia telefonica Safaricom per fornire il servizio M-KESHO, un elementare servizio di conto risparmio, e il servizio di pagamento mobile M-PESA per il trasferimento di denaro anche dall’estero.
L’esigenza delle istituzioni di microfinanza nasce intorno al 2006, anno in cui la maggior parte delle banche commerciali ha dichiarato l’insostenibilità dei servizi per i clienti con redditi troppo bassi, tanto da chiedere ai propri clienti con conti inferiori ai KES 5000 di chiudere i conti. E ‘stato un gesto molto umiliante e questi soggetti sono rimasti a lungo senza avere la possibilità di usufruire di servizi bancari.
Per approfondimenti:
Kenya : Equity Bank gagne son pari | Jeuneafrique.com – le premier site d’information et d’actualité sur l’Afrique.
http://african8.mg.co.za/2011/11/microcredit-gives-entrepreneurs-in-kenya-new-reason-to-dream/
I servizi finanziari africani crescono