Il titolo è: “Il punto di vista di una Governor’s addicted” questo perchè io il Governatore l’ho amato dal primo istante in cui ha detto “Welcome to Woodbury” ed in questa recensione ci metterò dentro tutti i miei feelings, le mie reazioni e tutto ciò che mi ha provocato quest’ultima puntata; ovviamente cercherò di essere il più obbiettiva possibile tuttavia quando “vuoi bene” così tanto ad un personaggio non è semplice. Non pensavo mi sarei affezionata così tanto ad un personaggio di una serie tv, non pensavo mi sarei affezionata così tanto ad un villan ed infine non pensavo che "TheWalking Dead" potesse destabilizzarmi così tanto.
Ma su questo mi voglio dilungare dopo, prima di tutto facciamo il punto della situazione di ciò che è accaduto in questa puntata.Il Governor è deciso, niente e nessuno lo fermerà, vuole la prigione e sa già come ottenerla. Per convincere il suo gruppo utilizza argomentazioni non del tutto inesatte: in quel campo non sono al sicuro (vero), la prigione invece è un luogo sicuro (vero), hanno delle mura, delle recinzioni e della terra da coltivare (verissimo) quelli che ci abitano ora hanno distrutto il posto dove stava con Martinez (ancora vero), lo hanno mutilato (vero), hanno ucciso mia figlia Penny (vero) ed infine sono dei ladri e assassini (se ci pesate bene anche questo è vero). Il Governatore tira in ballo argomenti molto validi e tutti estremamente veri, tuttavia ne tralascia molti altri, anch’essi fondamentali. Non è questo che ci interessa tuttavia, lui ha un piano, che non dovrebbe implicare morti, e l’ha già iniziato a mettere in pratica catturando Hershel e Michonne.Ciò che più mi piace di David Morrissey è il modo in cui è riuscito a rendere questo personaggio, soprattutto in quest’ultima stagione lo trovo estremamente più interessante di quello del fumetto. Il Govenatore, ops non chiamiamolo così se no ci rimane male, dicevo Philip o Brian chi che sia ci ha dimostrato di non essere solo un pazzo assassino, ma di essere sì un pazzo ed anche assassino ma non solo. Un uomo non è solo bianco o nero, non esistono solo buoni e cattivi, esistono anche le sfumature e sono forse la cosa più interessante di un personaggio ed anche la più complessa da inquadrare. Anche Hershel se ne rende conto dopo pochi secondi parlandoci “sei cambiato” gli dice, è la seconda persona che lo fa e la seconda persona che viene uccisa dopo averlo fatto. Il Governatore è davvero cambiato? Non lo so, traspare che quando gli viene fatto notare questo è quasi in imbarazzo, nemmeno lui crede di essere cambiato. Ognuno è quello che è sempre stato, il mondo di "The Walking Dead" cambia in un modo che è difficile tornare indietro, Kirkman è riuscito a farci vedere entrambi i lati della medaglia di quest’uomo: il lato protettivo, amorevole e bisognoso di avere qualcuno di cui prendersi cura per sopravvivere, ovvero il lato Brian; ed il lato assassino, senza rimorso, spietato, crudele ed anche sadico, colui che non si preoccupa di sacrificare dei pedoni per il bene delle persone che dice di amare, colui che si sedeva in poltrona ad osservare le teste mozzate di quelli che si erano messi sulla sua strada e colui che guardava dall’alto verso il basso lo zombie legato sul fondale di uno stagno, ovvero il lato Philip. Il governatore è entrambi, un po’ come Golllum è anche Smeagol e Smeagol è anche Gollum.Quando vediamo il Governatore parlare con Hersel nel camper Morrissey riesce a farci percepire proprio questo: Brian prova pena quando Hershel gli racconta delle proprie figlie e sa che probabilmente moriranno, mentre Philip si preoccupa solo di se stesso e della sua famiglia, non importa che prezzo dovra pagare.Nel mentre alla prigione si sta affrontando l’argomento forse più atteso da qui a due puntate fa ovvero, where is Carol? Senza nessun preambolo questa volta vediamo Rick e Daryl affrontare la tanto temuta conversazione. Daryl giustamente obbietta dicendogli che avrebbe dovuto attendere il loro rientro per prendere una decisione, d’altronde come dirà Rick stesso al Governatore più avanti nella puntata non ha più il comando, ma c’è un Consiglio ora. Ciònonostante c’è anche da considerare la reazione di Tyreese, ma come ha detto Daryl ci avrebbe pensato lui e sappiamo come.E’ giunto il momento di rendere partecipe Tyreese di quello che è accaduto, ma lo stesso Ty. li interrompe mostrandogli una specie di art attack fatto con un topo sventrato. Chi è il responsabile di tutto questo? L’unica candidata papabile che mi viene in mente è la piccola, e poco innocente, Lizzie.Non ci viene lasciato neanche il tempo per pensare a questa storyline che qualcuno bussa ai cancelli della prigione, bussa come solo lui sa fare ovvero a cavallo di un carro armato.
Rick e il Gov finalmente hanno il confronto tanto atteso: il Governatore è chiaro, vuole la prigione e se faranno esattamente come dice lui lascerà che Rick e la sua gente se ne vadano senza che gli venga fatto loro del male. Rick dal canto suo non intende andarsene e cerca di convincere quest’ultimo a convivere entrambi nello stesso spazio, altrimenti sarebbero costretti a farsi la guerra a vicenda e la prigione andrebbe distrutta in un batter d’occhio: “Potremmo tutti vivere nella prigione o nessuno potrà”.Lo sappiamo noi, lo sa il Governatore e lo sa anche Rick, i due gruppi non potranno mai vivere beatamente insieme stile famiglia del Mulino Bianco, tutto ciò è un utopia e già il fatto che un gruppo si presenta con un carro armato lo dovrebbe far intuire.
Alle parole di Rick: “Possiamo tornare indietro, tutto noi possiamo cambiare” si scatena l’inferno. Dentro il Governatore scatta qualcosa, il passato lo continua a tormentare e la parola cambiamento è soltanto un utopia ai suoi occhi, siamo in un punto di non ritorno, tutto è già stato fatto, tutto è già stato perso. Se vi ricordate una scena molto significativa l’abbiamo vista due episodi fa quando il Governatore decide di voltare le spalle al passato bruciando la fotografia della sua famiglia, la sua vera famiglia. Il passato continua a bruciare, tornare indietro è impossibile, cambiare è impossibile, quello che ci resta da fare è sopravvivere, a tutti i costi.La visione pessimistica del Governatore si scontra con quella di un uomo che fondamentalmente ha ancora tanto: le sue figlie sono entrambe vive, lui è al sicuro e la sua fede è ancora forte. A queste parole di Rick Hershel reagisce in maniera completamente diversa: sorride, vede la speranza che quello che è stato detto possa davvero avverarsi, vede la speranza per Rick che potrebbe diventare un uomo migliore. Questo è tutto ciò che invece il Governatore non è in grado di poter vedere, il suo sguardo è offuscato e destabilizzato, il regista ci dona una soggettiva su come il lui osserva il mondo che gli sta intorno, la camera oscilla prima di pronunciare la parola “Bugiardo”, la katana di Michione è illuminata da un raggio solare, l’ultimo gesto prima della fine: la decapitazione di Hershel.Da questo momento in poi si iniziano le danze, il carro armato abbatte le recinzioni, la guerriglia inizia ed il Governatore pronuncia la frase tanto attesa per gli amanti del fumetto: “Kill them all!”Ma non abbiamo fatto i conti ancora con un tassello fondamentale per questa storia: Megan. Il Governatore lascia Megan e la madre Lilly ad attenderlo vicino alla riva di un fiume, pensando che sarebbero state al sicuro. Come volevasi dimostrare mentre lui è a “giocare alla guerra” Megan viene uccisa da un azzannatore. Una morte adatta ad un bambino, perchè si sa i bambini sono curiosi e non si può lasciarli a giocare in un praticello così come se niente fosse, vanno protetti ed osservati costantemente, soprattutto in un mondo come quello di "The Walking Dead", altrimenti ci se li ritrova con un bel morso sul collo e chi s’è visto s’è visto.Vediamo apparire Lilly che porta la figlia esanime in braccio e la consegna nella mani del Governatore che questa volta non commette lo stesso sbaglio che fece con la sua Penny, sparandogli in testa all’istante. Questo morso innesca qualcosa che era già in corso dal momento in cui la katana si è conficcata nel collo di Hersel, Philip perde quasi del tutto la sua umanità, per cosa lotterà ora?
Mentre fuori dalla prigione c’è un sotto a chi tocca generale noi ci gustiamo lo scontro più atteso: Rick vs Governor e se le danno di santa ragione senza troppi complimenti.Vorrei aprire una parentesi su questi personaggi antitetici, ma molto simili. Noi abbiamo iniziato a far parte del mondo di "The Walking Dead" attraverso Rick, lo abbiamo conosciuto, abbiamo visto i suoi cambiamenti e le sue sfaccettature e per questo ci sentiamo di dire che Rick sia il “buono” di turno. Ma la vita è davvero così selettiva? Possiamo davvero dividere in piena consapevolezza i personaggi in buoni o cattivi soprattutto in un mondo come quello di "The Walking Dead"? Io non credo, Rick e il Governatore sono davvero tanto simili: entrambi leader, entrambi sono capaci di esserlo e se ne compiacciono, entrambi mettono come priorità di tutto la propria famiglia a discapito degli altri e soprattutto a discapito di vite di altri, entrambi farebbero ed hanno fatto qualsiasi cosa per mantenere la propria gente, entrambi vogliono sopravvivere. Noi abbiamo visto due uomini che combattono, entrambi con tutte le forze che hanno in corpo ed entrambi per le stesse ragioni: far sopravvivere la propria famiglia, tenerli al sicuro. Detto questa io penso di essere stata l’unica ad urlare: “Dai Gov. spaccagli la faccia” e questo è un estremo, ma d’altronde come ho ribadito più volte per me il Gov. è il Gov. nun c’è niente da fa. Mi sarebbe piaciuto almeno una volta vedere la vittoria di uno considerato da tutti un “cattivo” e non un “cattivo” qualunque, ma un villan per eccellenza come il caro Governatore. D’altronde avendo già letto il fumetto era preparata a tutto ciò, ma vedendo l’andamento delle ultime due puntate che si sono soffermate molto sul personaggio di Brian il mio cuoricino è rimasto speranzoso di riuscire a vederlo illeso da questo scontro.Ci siamo dimenticati di Michionne, questo è stato il grande errore del mio Gov. sottovalutarla e lasciarla libera di riappropriarsi della sua amata katana. Chi di spada ferisce, di spada perisce. Una grande morte per un grande personaggio, il mio amato Governatore infilzato dalla sua più grande nemica, colei che desiderava farlo da tanto tempo, ricorda Michionne non ti perdonerò mai per avermi fatto questo. Come ogni villan che si rispetti il colpo di grazia non è mai dovuto e il mio povero Gov. viene lasciato steso a terra sofferente. Come dicevo prima per i grandi personaggi ci vuole una grande morte che dia soddisfazione al pubblico, non una morte stupida od occasionale, e più è importante è il personaggio più importante deve essere la sua morte, in questo episodio ne abbiamo avute ben due molto significative.Hershel è morto da eroe, anche se non avremo il natale quest’anno tutti lo ricorderanno come il saggio, l’uomo di Dio, l’uomo di fede che è morto sorridendo.Il Governatore è morto per mano di due donne: una lo ha odiato dal più profondo del cuore, l’altra è la donna che lui ha cercato a tutti i costi di proteggere e forse invece avrebbe dovuto tenerla al sicuro da se stesso.Nel mentre che i leader si fanno la guerra il gruppo si divide: Gleen finisce su un autobus, Beth fugge con Daryl, Maggie invece con Bob e Sasha ed infine Tyreese con le bambine. Plaudo a Carol, la grande assente, grazie a lei le bambine killer con a capo Lizzie si sono rese utili salvando la vita di Tyreese, Carol alla fine non si è dimostrata proprio così stupida vero Rick?L’epilogo lo abbiamo con Rick che riabbraccia Carl, i due cercano Judith ma trovano la culla vuota e suppongono che sia morta, tuttavia noi abbiamo vista per l’ultima volta in compagnia delle bambine e non si può dire sia stata in cattive mani. Gli autori ci lasciano con il cliffhanger: Judith è ancora viva? Aspettate fino a febbraio e lo saprete.
Concludo dicendo grazie a David Morrissey per il lavoro svolto fino ad ora e quello che svolgerai in altre cose future, mi hai saputo far emozionare come pochi fino ad ora. So che non mi stai leggendo ma ci tengo a farlo lo stesso: GRAZIE!Rip Governor, insegna agli angeli a sopravvivere! (Battuta tristissima lo so, ma dovevo farla). “Amarti è stato facile, dimenticarti impossibile”.Suvvia basta così con le smancerie, non è proprio da me.
Reputo il Governatore il personaggio più completo e più riuscito in tutto "The Walking Dead"; molto complesso, da pochi capito e da pochi apprezzato. Morrissey ha saputo fare un lavoro egregio, attraverso i piccoli gesti e le micro espressioni ha fatto emergere tutte le contraddizioni che si sono sviluppate all’interno del suo personaggio ed inoltre è riusctito a rendere umano un personaggio che ad proprio sguardo può sembrare tutt’altro. "The Walking Dead" è questo: parla di persone e le persone sono il nucleo focale sul quale si sviluppa tutta la storia, gli zombie certo fanno la loro parte ma quello che ci fanno davvero emozionare non solo loro.Avere a che fare con un personaggio costantemente in contrasto con se stesso non è semplice, l’idea di creare due personalità che qualifichino i lati positivi e negativi della stessa persona è stata molto azzeccata e grazie a questa trovata abbiamo potuto goderci al meglio tutte le tonalità del Governatore. Le due puntate interamente dedicate a lui sono servite eccome, anche se alcuni l’hanno giudicate lente, l’approfondimento psicologico che era stato fatto nella terza stagione era ovviamente insufficiente per rendere a pieno tutto ciò.Ho continuato fino alla fine a sperare che in qualche modo se la cavasse, lo valuto un po’ uno spreco buttare via un personaggio così dopo tutto il lavoro fatto per costruirlo al meglio, ho sperato fino all’ultimo di vederlo zoppicare allontanandosi ed invece è giunta propria la sua ora.Cosa mi mancherà di più di lui? Dire tutto e riduttivo, dire una cosa sola anche. Il suo sguardo fiero sopra il carro armato di certo è impossibile da dimenticare: “C’ho un carro armato, so figo, so’ il Governatore!” Voglio ricordarlo così: tronfio, sicuro di se stesso e pronto a combattere.Un mid seson finale che con Hershel ci porta via il natale ed anche il villan più villan dei villan. La puntata si chiude lasciandoci l’amaro in bocca, quel “Non voltarti indietro” Rick non lo dice solo a Carl ma lo sta dicendo a tutti noi; dobbiamo dimenticarci della prigione, tutto cambia o forse niente è mai cambiato, la prigione è sempre stata uno specchio per le allodole venendo considerata come un luogo sicuro, una gabbia dorata dentro la quale si pensava di essere al protetti ed invece è bastato un soffio per far crollare tutte le certezze.Aspettare fino a febbraio sarà uno strazio.
[ In Lena Veritas ]