Tra i libri in lettura inizio con Le correzioni di Jonathan Franzen (Einaudi). Quel libro me lo sono sudato, chi ha letto le mie disavventure con Amazon.it lo sa, ma ne valeva la pena: è un romanzo grandioso, scritto in maniera eccelsa. Se mi chiedete: "Perché secondo te è scritto bene?", la mia risposta sarebbe un laconico: "Boh!". Non lo so in effetti, ma quando riesci a leggere pagine su pagine di vite neanche tanto esaltanti, allora ti accorgi della grandezza dello scrittore. E Franzen è un grande scrittore. Lo dice pure De Lillo, non solo io. A proposito, Don De Lillo firma anche la prefazione al secondo libro in lettura, ovvero Questa è l'acqua (Einaudi) di David Foster Wallace, un autore che non ha bisogno di presentazioni e che è divenuto culto dopo il suo suicidio. Mi chiedo quanti tra quelli che adesso lo venerano lo leggevano anche prima.
Poi, riguardo la letteratura per ragazzi, sto finendo L'eco della frottola di Fabrizio Gatti (Rizzoli). Come romanzo, e come romanzo per ragazzi, non mi convince completamente, ma almeno è schietto e parla di un argomento molto importante: le bugie dei media. Il sottotitolo del romanzo è infatti "Il lungo viaggio di una piccola notizia sbagliata". Di questo libro ne parlerò a tempo debito.
Infine sto leggendo Il principe di Machiavelli che era da mesi il classico che volevo rileggere. Faccio un po' fatica a causa delle d eufoniche (secondo me Machiavelli ha pubblicato perché era raccomandato), ma vale la pena soffermarsi e rileggere più volte quei concetti che fanno parte di un modo di pensare la politica molto moderno. Purtroppo.