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In libreria “The Death-Ray”: il supereroe adolescente di Daniel Clowes

Creato il 19 aprile 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

In libreria “The Death-Ray”: il supereroe adolescente di Daniel Clowes> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="284" width="263" alt="In libreria The Death Ray: il supereroe adolescente di Daniel Clowes >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-49954" />In libreria il nuovo graphic novel di : una brillante parodia dei fumetti di supereroi, un romanzo comico, amaro, struggente sull’adolescenza

Autore: Daniel Clowes
Titolo: The Death-Ray
Editore: Coconino Press – Fandango
Collana: Zelda
Numero pagine: 56, colore
Prezzo: 22 euro
Uscita: Aprile 2012
ISBN: 9788876182013

Una brillante parodia dell’icona del supereroe. Un omaggio affettuoso, colorato e ironico ai classici protagonisti mascherati dei comic books americani. Un surreale romanzo di formazione sull’adolescenza e le sue inquietudini, ma anche una riflessione sul tema della giustizia. Tutti questi temi, ancora prima di noti film come Wanted e Kick-Ass, erano presenti in The Death-Ray, il graphic novel del maestro del fumetto americano Daniel Clowes che Coconino Press pubblica ora per la prima volta in Italia in una prestigiosa veste deluxe, nella collana Zelda, con copertina cartonata e dorso in tela.

Con The Death-Ray Clowes gioca a rovesciare il mito popolare per eccellenza, quello dell’uomo qualunque che acquista superpoteri, e con essi le inevitabili grandi responsabilità. Nella storia è Andy, adolescente orfano, solitario e un po’ sfigato, a ritrovarsi di colpo dotato di superforza e di una pistola da b-movie di fantascienza, che spara il “Raggio della morte” che dà il titolo al libro. Non è colpa di un incidente radioattivo o di uno scienziato pazzo, ma di una semplice sigaretta: è la nicotina ad innescare gli straordinari poteri di Andy, che da bravo supereroe assume costume e identità segreta e, con l’amico Louie come spalla, si mette in cerca di supercriminali da combattere in nome della Giustizia. Non ne troverà molti, però: solo piccoli prepotenti, ladruncoli e bulli di quartiere sullo sfondo di un’ordinaria periferia americana. Clowes si diverte a sovvertire il genere, in chiave minimalista e pessimista, ma con ironia pop e qualche allusione alla politica della superpotenza Usa, e senza i toni cupi di opere celebri come Watchmen. Il suo “eroe” diventa così protagonista di piccole vendette personali, piuttosto che di nobili imprese in nome del Bene. E i superpoteri non gli risparmiano tutti i tormenti e le alienazioni dell’adolescenza, la costante sensazione di essere “fuori posto” e inadeguato alle sfide della vita. Pubblicato in origine come ultimo numero del comic book Eightball, The Death Ray è un gioiello di divertenti citazioni (dall’Uomo Ragno di l’influenza dichiarata dallo stesso Clowes – ai colori sgargianti del camp anni ’60), e insieme una tragicomica riflessione, in puro stile Clowes, su debolezze e miserie dell’umanità.

Come è successo per il celebre “Ghost World” dello stesso Clowes, anche “The Death Ray” diventerà un film: l’autore sta lavorando alla sceneggiatura di un adattamento cinematografico del fumetto che dovrebbe vedere alla regia Chris Milk (autore di video per U2, Green Day, Arcade Fire).

La storia di un teenager con un grande potere, il dito sul grilletto e nessuna risolutezza morale per controllarsi: la metafora perfetta per l’America degli anni di Bush” – Indy Magazine

Un graphic novel dolce e amaro che dimostra un genuino affetto per il fumetto, e al tempo stesso la decisa volontà di decostruirlo” _ The Observer

L’AUTORE
Nato a Chicago, Daniel Clowes è uno dei più acclamati autori internazionali del graphic novel (“Caricature”, “David Boring”, “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro”, “Ice Haven” e “Wilson” tra i suoi titoli). Con “Ghost World” ha tracciato il ritratto dei confusi, cinici, spaesati teenager americani della “Generazione X”. Un romanzo di formazione a fumetti che il regista Terry Zwigoff ha trasformato nel 2001 in un film di culto, con la sceneggiatura dello stesso Clowes candidata all’Oscar.

 

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